Cronaca

Gli anziani si raccontano a fumetti
Progetto a Cremona Solidale

Sono giunti a pubblicazione i racconti di vita di alcuni ospiti dei Centri Diurni Soldi e Barbieri e del Centro Diurno Alzheimer raccolti nella primavera del 2021, in piena emergenza Covid-19: “Storie di tutti i giorni”, un progetto finanziato con un bando dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.

Il Covid ha rallentato, ma non è riuscito a mettere freno né all’entusiasmo creativo degli autori di fumetti facenti capo al Centro Andrea Pazienza né alla voglia degli ospiti di Cremona Solidale di raccontare episodi del proprio vissuto, incoraggiati e supportati nel racconto dagli educatori dei CDI Soldi e Barbieri e del CDA Alzheimer.

Il progetto verrà presentato lunedì 17 ottobre, alle ore 11, a Cremona Solidale, nella Sala Coppetti (ex Cucine).

Ne sono scaturite delle biographic novel – un genere che si sta sempre più affermando a livello internazionale – 11 fumetti mono-pagina di 16 vignette ciascuno, toccanti nella loro disarmante semplicità, veri come vera è l’esistenza, racconti solo all’apparenza banali, dal momento che hanno resistito con tenacia agli attacchi del tempo, sopravvivendo nella memoria di chi li ha vissuti e narrati, riemersi quindi vividi nei disegni di 11 autori locali talentuosi, nelle agili sceneggiature e nella grafica di Roberta ‘Sakka’ Sacchi, sotto la supervisione di Michele Ginevra.

Hanno illustrato le 11 Storie: Lucrezia Berselli, Michele Della Valle, Aurora Giatti, Esteban Grisales, Emma Midwen Marrone, Marcello Moledda, Elena Pini, Sara Raeli, Alessandro Soldi, Stefano Tedeschi e Massimiliano Talamazzi.

Le tavole delle “Storie di tutti i giorni” sono state raccolte in una pubblicazione a cura del Centro Fumetto (tiratura: 1.000 copie) con il contributo, nella sezione Interviste, dell’Ufficio Comunicazione di Cremona Solidale, che ha raccolto la testimonianza di alcuni degli attori del Progetto.

Da lunedì 17 ottobre, la Sala Polivalente Coppetti sarà sede della omonima mostra, aperta fino a domenica 23 ottobre, visitabile dalle ore 15 alle ore 17, nella quale saranno ospitate, in una restrospettiva, anche le tavole del precedente progetto “C’eravamo tanto amati”.
Le “Storie di tutti i giorni”, vanno infatti a completare idealmente altre storie, raccontate, tra la primavera e l’autunno del 2017, agli educatori di Cremona Solidale, da alcuni ospiti delle Residenze Somenzi, Mainardi e Azzolini e della Comunità Duemiglia, poi raccolte, in collaborazione col Museo del Cambonino, nella pubblicazione “C’eravamo tanto amati”, corredata da foto d’epoca rese disponibili dagli stessi ospiti.
I ricordi, illustrati in 5 album di nozze dal Centro Fumetto Andrea Pazienza (resi anche in altra forma espressiva grazie alla collaborazione con l’Istituto Artistico Stradivari, protagonisti della omonima mostra allestita nel 2019 nell’ex chiesa di San Vitale e nella Sala Polivalente Coppetti di Cremona Solidale), torneranno quindi “sotto i riflettori” insieme ai nuovi fumetti, a completamento di un percorso che intende valorizzare il passato attraverso scorci di vita vissuta.

L’esposizione dalla Sala Coppetti si sposterà successivamente al Centro Diurno Barbieri in via XI Febbraio.
“Purtroppo – spiega Alessandra Bruschi, Direttore Generale dell’Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale – il Covid ha impedito lo svolgersi regolare del progetto, che ha subito continui rallentamenti e sospensioni durante l’emergenza sanitaria. Tuttavia, grazie all’allora coordinatore sociale di Cremona Solidale, dott.ssa Roberta Barilli, ad Alessio Cavagnoli del CDI Barbieri, referente del Servizio educativo e di animazione, a Stefania Grasselli, educatrice professionale (CDI Soldi e CDA Alzheimer) e a Stefano Moscarella, educatore professionale, referente per l’organizzazione di eventi a Cremona Solidale, si è riusciti, nella primavera del 2021, a raccogliere le testimonianze degli ospiti, trascrivendole o riprendendone il racconto per mezzo di una telecamera e a realizzarne poi delle biographic novel”.
“Mi preme evidenziare – continua Bruschi – come questo progetto abbia messo in comunicazione tra loro generazioni differenti. E’ un incontro tra l’associazione Cfpaz, che raduna attorno al mondo del fumetto migliaia di persone, tra cui tantissimi giovani, e Cremona Solidale, che, con iniziative come questa, esprime tutte le potenzialità di un luogo dove la terza età è ancora in grado, se stimolata, di restituire il suo patrimonio di esperienze alla città, quindi alla comunità di cui è parte integrante”.

“I ricordi sono le nostre radici – sono parole di Simona Gentile, Direttore Sanitario di Cremona Solidale -. Il permettere di tornare con la mente a persone note, spesso amate, aumenta in ognuno il senso di appartenenza al mondo. Anche quando i ricordi non sono piacevoli, sono però un’evidenza della nostra presenza nella vita e poterli esprimere libera tutta l’emozione che ad essi è legata e che ci permette di sentirci più vivi. Questo è ovviamente tanto più vero quanti più sono gli anni che ci separano dal ricordo stesso. I nostri anziani raccontano sempre con piacere, sta a noi accogliere la possibile nostalgia che suscitano, dando, come hanno fatto i ragazzi con i loro fumetti, un ‘corpo’ bello e condivisibile ai ricordi”.

Anche il Comune di Cremona, tramite i due assessori di riferimento per questo progetto, ha espresso entusiasmo per gli esiti dell’iniziativa. Rosita Viola, Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità, è rimasta molto toccata dalla lettura dei fumetti realizzati: “Grazie a tutti voi per il bellissimo lavoro! Ho visto le pagine e letto le storie di Giovanni, Maria, Noris e degli altri ospiti. Un lavoro corale, emozionante, intergenerazionale, che merita di essere divulgato e letto”. In piena sintonia Luca Burgazzi, Assessore alla Cultura, Giovani e Politiche della Legalità, che segue da vicino il Cfapaz e ha apprezzato l’utilizzo del linguaggio del fumetto: “Ancora una volta il Centro Fumetto si dimostra una fucina di talenti. Molti degli autori coinvolti sono giovanissimi e questi fumetti dimostrano anche l’attenzione che i giovani possono riservare a favore delle generazioni precedenti, se coinvolti in progetti validi”.

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