Ambiente

Acqua, è ancora allarme: il Tavolo
lombardo diventa permanente

Accolta la richiesta dell'associazione regionale dei consorzi di bonifica che chiede di rafforzare il monitoraggio ed avviare i progetti per dare risposte concrete alla crisi climatica

Dopo un’estate tra le più calde e siccitose di sempre, non migliora la situazione idrologica in Lombardia che resta significativamente critica. Rispetto alla media, il deficit idrico resta oltre il 53% con pesanti riflessi sui livelli dei laghi e sulle portate dei fiumi ancora a livelli minimi. Di fronte a questa situazione, resta alta l’attenzione e l’impegno di tutti i soggetti legati alla gestione dell’acqua.

Raccogliendo la proposta di Anbi Lombardia (l’associazione regionale dei consorzi di bonifica), Regione Lombardia ha reso permanente il Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica che si riunirà periodicamente. “Una decisione importante quella di rendere permanente il momento di confronto tra enti e operatori – sottolinea Alessandro Folli, presidente di Anbi Lombardia – fortemente voluta dalla nostra rappresentanza dei consorzi di bonifica per assicurare il costante monitoraggio della situazione e per condividere le azioni da mettere in campo per mitigare gli effetti del cambio climatico. Siamo la prima regione italiana a prendere questa decisione e per questo ringrazio gli assessori coinvolti: Raffaele Cattaneo, Fabio Rolfi e Massimo Sertori”.

Nel 2022 gli effetti della siccità e delle elevate temperature sono costati alle imprese agricole lombarde quasi mezzo miliardo di euro, mettendo a repentaglio la tenuta economica del settore e con evidenti riflessi anche sui consumatori. Nella riunione del Tavolo di ieri, Anbi Lombardia ha quindi ribadito la necessità di rafforzare tutti gli strumenti per la realizzazione di interventi a breve e a medio periodo. “I consorzi di bonifica lombardi, anche grazie al coordinamento di Anbi, hanno a disposizione un centro dati (il CeDATeR) e una grande capacità progettuale per consentire la pianificazione di interventi a largo raggio che mettiamo a disposizione del territorio”, ha ricordato il presidente Folli che è tornato a chiedere alle istituzioni la necessità ormai improrogabile di interventi strutturali per il sistema idrico in tutti i suoi aspetti, accompagnati da risorse economiche adeguate.

I dodici consorzi di bonifica lombardi hanno già pronti progetti esecutivi per dare soluzioni concrete agli obiettivi di ammodernamento della gestione irrigua e di difesa idraulica dei propri territori: ora è necessario che Governo ed enti locali facciano la loro parte per consentire l’avvio dei cantieri garantendo il supporto finanziario indispensabile. Per contrastare la crisi climatica che rischia di travolgere anche l’agricoltura lombarda, tra le più moderne e produttive d’Europa, serve innovazione tecnologica e capacità progettuale che guardi a un orizzonte temporale di largo respiro. Per questo il sistema consortile sta lavorando a tutto campo con soluzioni innovative che vanno dal telecontrollo alla realizzazione di bacini multifunzionali di accumulo, sino al riuso in piena sicurezza delle acque depurate.

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