Cronaca

Daini tra le province di Cremona
e Brescia, l'allarme di FdI Lombardia

Un avvistamento tra Soncino e Castelvisconti

Cresce l’emergenza daini tra le province di Cremona e Brescia. A dare l’allarme è Barbara Mazzali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. “Nell’ultimo mese hanno causato due incidenti stradali nella zona compresa tra Orzinuovi e Borgo San Giacomo e si sono intensificati gli avvistamenti nel territorio di Soncino e Genivolta” evidenzia. Un problema che la stessa capogruppo ha già sottolineato più volte, presentando emendamenti in Consiglio regionale.

“La presenza del daino presenta problematiche maggiormente legate al contenimento delle popolazioni piuttosto che alla loro conservazione” spiega ancora. “La specie infatti può raggiungere localmente anche densità estremamente elevate arrecando danni notevoli al soprassuolo boschivo (scortecciamento invernale) e ponendo problemi di competizione nei confronti dei Cervidi autoctoni (capriolo e cervo)”.

“A titolo di esempio si riporta quanto accade nel territorio provinciale di Pavia, in cui negli ultimi anni sono state attivate delle azioni di controllo numerico (art. 41 LR 26/93) delle popolazioni presenti sia in territorio a caccia programmata sia in aziende venatorie, al fine di tutelare le produzioni agro-forestali e la selezione biologica. Purtroppo, il procedimento del controllo è piuttosto lungo e farraginoso da applicare, infatti, una volta ottenuto il parere di Ispra, i tempi e le modalità di azione rientrano nelle competenze della Polizia Provinciale di Pavia, ritardando non solo i tempi di applicazione, ma anche rendendo difficoltoso il prelievo.

Al contrario, l’apertura al prelievo venatorio è di più facile attuazione e molto meno complicato da realizzare, in quanto rientrerebbe nella normale procedura della caccia di selezione di questo ungulato. Ricordo che il daino è specie cacciabile ai sensi dell’art. 18, della Legge 157/92 e dell’art. 40, comma 1, allegato C, della Legge Regionale 26/93. Il mio emendamento dice: “E’ auspicabile che il daino venga inserito in Calendario Venatorio di Regione Lombardia tra le specie cacciabili con tempi e modi di prelievo regolamentati, come per gli altri cervidi, da opportuni Regolamenti.

Nonostante l’abbia presentato più volta, la Giunta non ha ritenuto opportuno accoglierlo e siamo ancora al palo. Io lo ripresenterò ogni volta che ne avrò l’occasione, ma deve essere adesso l’assessorato a decidere di seguire la strada che ho richiesto”.

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