L'esistenza nella pittura simbolica
di Elena Borboni a Palazzo Duemiglia
La nuova mostra che si apre sabato alle 18 nelle sale di Palazzo Duemiglia è dedicata alla pittrice simbolista Elena Borboni che nella brochure che accompagna la rassegna viene definita “la pittrice della vita”. Originaria di Ome, accogliente centro in provincia di Brescia, la pittrice frequenta la Scuola d’Arte e successivamente fonda una propria scuola di pittura, dove insegna per anni. Suoi lavori sono presenti in diverse collezioni ed esposti in prestigiosi eventi.
Durante il vernissage le poetesse Valentina Pozzari e Valeria Raimondi, dopo l’introduzione di Vincenzo Montuori, reciteranno una scelta di loro composizioni in versi. «Siamo di fronte a una visione essenzialmente positiva, energetica, dell’esserci del mondo, – spiega il curatore, Simone Fappanni – in una visione che, mutuando un linguaggio tipicamente heideggeriano, invita a vivere e non meramente a sopravvivere. Un universo vitale e vivifico, quello dell’artista bresciana, costruito, nella sua essenza, in tantissimi anni di appassionata ricerca che ormai procede speditamente da circa un trentennio. Nei suoi lavori, che possono essere considerati dei brani di un racconto senza inizio e senza fine, tanto che ciascun quadro risulta un unicum, il tema centrale e ricorrente è quello del “miracolo” della vita, del voler trasmettere quella bellezza imponderabile che discende dalla bellezza della vita in quanto tale e dall’esigenza di preservarla, sempre e comunque, contro qualsiasi attacco o elemento che possa turbarne l’integrità.
E dunque l’energia vitale è resa con grande trasporto enfatico secondo pennellate dense e corpose grazie alle quali l’artista riesce a imprimere all’insieme un sommovimento magmatico che si caratterizza per un dinamismo ascensionale che s’irradia lungo tutto il quadro e, verrebbe da dire, anche oltre. Nell’opera che rappresenta un abbraccio vengono in qualche modo sintetizzate tutte queste istanze creative; l’abbraccio è metafora dell’unione fra uomo e donna da cui nasce e cresce la vita; è però anche un abbraccio mentale, spirituale verrebbe persino da dire, ed è altresì un abbraccio tutto fisico, poiché si realizza concretamente fra due esseri viventi consenzienti». La rassegna, che si avvale del patrocinio e della collaborazione dell’amministrazione comunale, può essere visitata da martedì a sabato dalle ore 14,30 alle 17,00. L’ingresso è libero.