Gli esercenti ai Comuni: "Aiuto
con le tasse locali o chiudiamo"
L’esplosione dei costi dell’energia è un fattore di crisi ancora più dirompente del lockdown dovuto al Covid: così la Fipe – la sigla che riunisce gli operatori dei pubblici esercizi di Confcommercio – si rivolgerà ai Comuni per chiedere agevolazioni sulle tasse locali: dalla Tari ai plateatici. Rimodulazioni di imposte e finanziamenti a tassi agevolati tra le richieste. Dal consiglio straordinario della Fipe che si è svolto ieri a palazzo Vidoni, il fronte comune degli esercenti contro il caro bollette.
“Cercheremo nei prossimi giorni di parlare con il Comune di Cremona – afferma Alessandro Lupi, presidente Fipe – per venirci incontro e aiutarci a risolvere le problematiche del caro energia come avvenuto per il Covid. I fondi agevolati sarebbero manna dal cielo, ma ci potrebbero essere tante piccole cose come una rimodulazione dei plateatici o la tassa rifiuti su cui poter intervenire. Adesso ricordiamoci che forse è ancora peggio di quello che era successo durante il Covid, i Comuni devono venirci incontro senza se e senza ma, altrimenti fra un po’ verranno a mancare tante delle attività che pagano queste tasse”.
“Come Confcommercio siamo al fianco dei pubblici esercizi come di tutte le altre categorie – commenta il presidente Andrea Badioni – per poter intervenire dove si può e portare le aziende al sicuro sia dal punto di vista professionale che economico”.
Michela Cotelli