Cronaca

Ore buche e orario ridotto,
cresce l'insofferenza dei genitori

Continuano i problemi nella scuola cremonese per il reclutamento dei docenti e nonostante la pubblicazione dell’elenco dei supplenti di una settimana fa da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, una gran parte delle scuole resta sguarnita di titolari, con orario perdipiù ancora ridotto, a 10 giorni dall’inizio delle lezioni. Forte preoccupazione soprattutto nella scuola dell’obbligo, dove mancano gli insegnanti di sostegno e sarà questa una delle principali criticità di cui parleranno oggi i dirigenti scolastici in una riunione su Meet. Il tutto, mentre restano freddi i rapporti tra il mondo della scuola cremonese rappresentata appunto dai presidi e l’ufficio scolastico provinciale diretto da Filomena Bianco.

E così, aumenta l’indignazione dei genitori che vedono tornare a casa i propri figli dopo una mattinata a orario ridotto e con svariate ore buche per mancanza di insegnanti. Emerge ad esempio dalla segnalazione di una lettrice sulla base della propria esperienza con il figlio all’istituto tecnico Torriani: “Attualmente – afferma il genitore –  e fino alla fine di settembre, l’orario è limitato a 5 ore anziché 6, e per 5 giorni anziché 6 come dovrebbe essere a regime. E nonostante questo, nella giornata odierna e in quella di domani, la classe di mio figlio dovrà entrare un’ora dopo ed uscire un’ora prima, perché l’assenza dei professori non è stata sopperita con altri docenti disponibili. Significa quindi che delle 5 ore previste nell’orario provvisorio, ne potrà svolgere soltanto 3 (per due giorni di fila e non si sa in futuro per quanti altri giorni)”.

Indignazione acuita dal fatto che ci sarebbe un trattamento di favore per gli studenti liceali del Torriani, rispetto a quelli dei corsi tecnici: “Questa situazione non ha riscontro invece sulle classi del liceo: il corpo docenti che viene assegnato è al completo e definitivo sin dai primi giorni di scuola (tra l’altro i docenti sono di ruolo, non di assegnazione annuale, quindi si applica pienamente il principio tanto sostenuto della continuità didattica), mentre nelle classi dell’Istituto Tecnico, in particolare nella classe di mio figlio, a distanza di 2 settimane dall’inizio della scuola, sono presenti solo 5 insegnanti su 10 necessari …”

“Nessuna discriminazione”, afferma Roberta Mozzi, dirigente del Torriani, a conoscenza delle rimostranze, “sono illazioni che dimostrano la non conoscenza dei meccanismi che regolano al formazione dell’organico. Proprio perchè i docenti del liceo (solo due sezioni, mentre quelle del tecnico sono molte di più, ndr) sono di ruolo, non potrei spostarli sul tecnico per mantenere la continuità didattica. Il problema è che mancano proprio i docenti e siamo ancora in attesa che l’ufficio scolastico sblocchi la seconda tornata di nomine dalle Gps (graduatorie provinciali di supplenza), per poter poi procedere noi come singoli istituti a chiamare i supplenti”.

L’orario ridotto è una necessità, ma anche al liceo mancano docenti su determinate discipline, ad esempio matematica, oppure inglese dove c’è stata una serie di pensionamenti. E non è pensabile rinunciare al potenziamento dell’organico impegnato nel progetto di accoglienza delle classi prime, “un progetto che rientra in una delle azioni del Pnrr e che non è possibile modificare”. Sono 63 i posti non di ruolo al Torriani; di questi ne sono stati coperti con le supplenze una quarantina, tutti gli altri restano ad oggi vacanti. gbiagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...