Alvini: "Sta nascendo un grande
spirito. La Lazio avrà una reazione"
Al termine della rifinitura di quasta mattina, sabato 17 settembre, Massimiliano Alvini ha incontrato la stampa nel consueto appuntamento pre partita. Domani, infatti, allo Zini arriverà la Lazio: “E’ stata una settimana di lavoro estremamente positiva, direi che stiamo entrando a regime: sono stati due mesi e mezzo importanti e noto che sta nascendo una grande spirito. Non saranno disponibili Castagnetti, che in questi giorni non è riuscito ad allenarsi e Carnesecchi che invece prosegue nel suo percorso”.
La partita con la Lazio per lei avrà un sapore particolare in quanto affronta Maurizio Sarri: “Intanto devo dire per la Cremonese e per tutto l’ambiente sarà importante affrontare e piacevole affrontare la Lazio. Personalmente, invece, a Maurizio stringerò con estremo piacere la mano: è un grande allenatore e un grande amico. Per diverso tempo ho sottratto tempo al mio lavoro per seguire i suoi allenamenti e sì, devo che dire che stato fonte di studio e approfondimento”.
La Lazio è reduce dalla sconfitta in Europa League, ma Alvini non si fida: “Quando all’interno di un gruppo ci sono grandissimi campioni abituati a giocare ad altissimo livello anche sfide internazionali trovare le risorse per reagire è naturale. Posso dire che prima di mercoledì la Lazio aveva fatto molto bene, è una squadra molto forte che ha chiuso l’ultimo campionato al quinto posto e durante la campagna trasferimenti sono arrivati 8 giocatori di grande valore: noi non possiamo che avere grande rispetto di questa squadra”.
Anche perché i grigiorossi dovranno contrastare la fisicità di Sergej Milinkovic-Savic che potrebbe essere uno dei fattori chiave del match: “Sergej è un calciatore straordinario ma a noi possiamo contrapporgli la fisicità di Meité e Escalante oppure il dinamismo di Ascacibar, vedremo. Penso però che Meité sia indicato a sostenere i duelli con Milinkovic. E’ un giocatore che ci dà fisicità, esperienza e corsa: più in generale devo dire che noi abbiamo bisogno di un calciatore come lui in grado di darci una mano anche sotto il profilo della personalità”. Sempre in tema di formazione il tecnico aggiunge: “A Bergamo non avevamo a disposizione Ghiglione e Sernicola ha disputato una buona partita. Per quanto riguarda il centrocampo valuteremo se giocare con un vertice più basso o meno”.
Con la Lazio, 26 anni fa arrivò l’ultima vittoria in Seria A della Cremonese: “Arriviamo a questo appuntamento dopo due mesi e mezzo di grande lavoro. E’ vero, ci manca ancora la vittoria ma questa Cremo nel periodo ha saputo costruire la propria identità, un’identita unica ed è un fattore importante. Certo, ci piacerebbe cogliere la vittoria proprio per chiudere un cerchio: sarebbe importantissimo ma se non succederà la cosa fondamentale sarà comunque proseguire con lo spirito dimostrato in questi mesi fin dal primo giorno”.
Dessers è alla ricerca della prima rete: “Lui sta lavorando benissimo e sa di avere la fiducia di tutti: il gol non deve essere un assillo, intanto arriverà. A Bergamo alla fine del primo tempo a Cyriel e David ho detto che stavamo affrontando una partita molto fisica ed era importante rimanere ben piantati a terra, ecco come è nata la battuta dei mocassini ma io sono molto contento di loro e del loro lavoro per la squadra. Dopo il loro gol, inoltre, abbiamo messo in campo una grande reazione e siamo riusciti ad esultare proprio sotto la nostra curva: è stato un momento bello e aggregante”.
Alvini, infine, parla anche dei 7 convocati con le Nazionali: “Avere così tanti nazionali per me rappresenta una novità ma è sicuramente affascinante. Certo, è un motivo di orgoglio per il club e per il sottoscritto che può allenarli, poi ovviamente se gli ultimi arrivati fossero rimasti a lavorare con noi avrei preferito ma in realtà sono felice per loro e per la Cremo”.