Gestione delle acque e qualità
tecnica: il convegno di Padania Acque
Investimenti, gestione efficiente e qualità del Servizio Idrico Integrato. Questi i temi al centro del convegno organizzato da Padania Acque nel pomeriggio di mercoledì 14 settembre nella splendida cornice dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Cremona, ex Monastero Santa Monica.
Il convegno è stato introdotto dai saluti istituzionali di Cristian Chizzoli, presidente di Padania Acque, il quale ha spiegato che “creare valore mediante elevate performances della qualità tecnica del Servizio Idrico Integrato significa investire in impianti, sistemi gestionali efficienti e in competenze con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale, la continuità e la sicurezza del servizio reso agli utenti. Un valore creato da Padania Acque e riconosciuto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Area) che, analizzando la qualità tecnica del servizio del gestore unico dell’idrico cremonese insieme ad altri 202 gestori che complessivamente coprono l’84% della popolazione italiana, ha posto Padania Acque al primo posto della classifica per l’anno 2018. In particolare, – ha concluso il Presidente – Padania Acque si è collocata in classe A per quanto riguarda le perdite idriche, le interruzioni del servizio e lo smaltimento dei fanghi di depurazione”.
Stefano Belli Franzini, presidente dell’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona, ha sottolineato “la grande sinergia con cui operano Ato e Padania Acque che insieme hanno provveduto, e continuano tutt’oggi, a realizzare investimenti importanti. Il riconoscimento giunto dall’Autorità che certifica il Servizio Idrico Integrato tra i migliori d’Italia, premia l’ottimo lavoro del cosiddetto “sistema Cremona”, un’autentica eccellenza del nostro territorio”.
Samir Traini, Partner di Ref Ricerche, ha aperto i lavori con un intervento sul tema delle performance ambientali e di servizio delle gestioni idriche. Dall’analisi dei dati di qualità tecnica pubblicati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Area) per il biennio 2018-2019 emerge il rilevante water service divide tra il Nord e il Sud del nostro Paese. Entrando nel dettaglio, si rilevano solo il 30% delle gestioni qualificate del servizio acquedotto e risultati meno performanti per i gestori idrici di piccole dimensioni (inferiori ai 50mila abitanti serviti). Il Vicedirettore del Laboratorio Ref Ricerche ha infine spiegato che il raggiungimento degli obiettivi di qualità tecnica è proporzionale alle dimensioni gestionali e al tasso di realizzazione degli investimenti.
Il direttore Generale di Utilitalia Giordano Colarullo ha moderato la tavola rotonda a cui hanno preso parte: Alessandro Lanfranchi, amministratore Delegato di Padania Acque; Alessandro Russo, presidente Cap Holding S.p.A. e vicepresidente Utilitalia; Enrico Pezzoli, presidente Come Acqua S.r.l. e portavoce di Water Alliance- Acque di Lombardia; Susanna Zucchelli, direttore Acqua Hera S.p.A.; Tullio Montagnoli, amministratore Delegato A2A Ciclo Idrico. Dal confronto sono emersi interessanti spunti di riflessione sulla qualità di gestione del ciclo idrico integrato e sulle sfide del prossimo futuro: dalla crisi energetica all’efficientamento energetico; dal rapporto con gli utenti alla sostenibilità tariffaria, fino alla capacità di intraprendere scelte nel solco della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Il componente del Collegio dell’Arera, Andrea Guerrini, in conclusione, ha spiegato cosa significa perseguire la qualità tecnica quale strumento di regolazione e di valore della gestione idrica associato alla trasparenza dei dati comunicati dai gestori, che hanno potuto così raccontare il lavoro svolto dal comparto idrico negli ultimi anni. La misurazione della qualità tecnica, abbinata a un meccanismo di premi e penalità, rappresenta infatti una forte leva incentivante per il settore idrico e il suo sviluppo a partire dagli investimenti.
Guerini, a margine del convegno, ha ricordato che “Dal 2018 l’Autorità per l’Energia misura la qualità delle aziende per il servizio idrico con sei indicatori: qualità dell’acqua erogata, perdite idriche, interruzione del servizio, qualità della fognatura e trattamento acque reflue. E Padania Acque è risultata da subito la migliore in Italia. Questo la pone come punto di riferimento a livello nazionale”.
Ma questo standard non è un punto di arrivo, bensì “un punto di partenza che va mantenuto continuando a investire in impianti di depurazione e di trattamento, nel reticolo fognario e nell’acquedotto” ha sottolineato Guerrini. Soprattutto a fronte dei rincari energetici e di quelli legati alla siccità. “Le iniziative di promozione in termini di risparmio idrico messe in campo nella fase emergenziale sono fondamentali. Ma è importante anche fare investimenti in nuovi pozzi, realizzando nuovi reticoli e anelli di rete che impediscano interruzioni del servizio. Per quanto riguarda la crisi energetica possiamo intervenire mitigandone gli effetti con azioni di efficientamento energetico, con pompe a risparmio energetico e controllo delle vasche di ossidazione dei depuratori. Su questo anche l’Autorità Energia sta dando degli incentivi affinché le aziende di un comparto cheè tra i più energivori del paese inizino a diventare più performanti”.
L’evento è terminato con un momento in memoria l’ingegnere Roberto Mazzini, manager internazionale già presidente della società Milanodepur S.p.A, concessionaria per la gestione del Depuratore di Milano Nosedo, e consulente della multinazionale francese nel servizio idrico Veolia, scomparso nel dicembre del 2020. Un ricordo commosso, pieno di affetto, stima e gratitudine, a cui si è unita la signora Luisa Tinelli (vedova Mazzini).
Prima dei saluti finali, l’A.D. di Padania Acque Alessandro Lanfranchi ha annunciato la prossima istituzione, insieme a un gruppo di aziende partner, di una borsa di studio universitaria intitolata all’ingegnere Mazzini.