Cronaca

Casa San Facio già sold out:
18 studenti dall'Italia e dal mondo

Nove appartamenti, per un totale di 18 studenti ospitati, in una struttura completamente nuova, coibentata, che gli consentirà di vivere al meglio la città: è in fase di conclusione il progetto di Casa San Facio, la struttura sita in via Martiri di Sclemo, voluta da Caritas e sostenuta da Fondazione Arvedi Buschini per ospitare gli studenti universitari che hanno deciso di studiare a Cremona.

I ragazzi provengono dall’Italia e dall’estero. Nel dettaglio, gli italiani sono 13 e arrivano da tutta la penisola, isole comprese. Le regioni rappresentate sono Lombardia, Veneto, Sicilia, Puglia, Toscana, Campania e Calabria. Gli studenti stranieri, invece, sono cinque e arrivano dall’America, da Israele e dal Belgio. Diverse le sedi universitarie cremonesi a cui gli abitanti di Casa San Facio sono iscritti: ci sono l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico di Milano, l’Università di Pavia e l’Università di Brescia.

“Cremona sta diventando sempre più una città universitaria, e noi abbiamo voluto rispondere a questo bisogno emergente” sottolinea don Pier Codazzi. “Gli studenti che arrivano devono esser accolti nel modo migliore, ed è quello che noi ci prefiggiamo”. Questa struttura, rappresenta un punto di riferimento per il loro percorso, in quanto questo contesto ha lo scopo di aiutarli ad inserirsi in città.

Casa San Facio, infatti, non è solo una casa, ma un’occasione di crescita relazionale e personale. Un educatore e un tutor dedicato accompagneranno i ragazzi nell’esperienza dell’abitare e del vivere insieme. E questo significa anche scoprire la realtà storica e culturale cittadina, ma anche, spiega don Pier, fare esperienze di volontariato o in qualche realtà sportiva.

Altra particolarità, quella legata alla sostenibilità. Gli appartamenti sono stati recuperati con le più moderne tecniche per la riduzione dell’impatto ambientale e del recupero di energia, a beneficio dell’ambiente e dei costi delle utenze.

“Se la Caritas si impegna nell’accoglienza degli universitari non è soltanto per rispondere ad un bisogno concreto, cioè quello di avere una casa, ma per far sì che, giorno dopo giorno, il posto in cui uno vive possa esso stesso contribuire alla crescita e alla maturazione, per diventare uomini e donne in grado di prendere in mano il futuro della società” sottolinea ancora don Pier Codazzi. “Caritas intende porre anche un’attenzione nei confronti dei più deboli e degli studenti che partono con qualche svantaggio, di qualsiasi genere esso sia”.

Gli appartamenti sono stati arredati anche grazie al contributo di Fondazione Cariplo che ha voluto dare un segno di vicinanza alla Caritas diocesana, attiva da 50 anni sul territorio, con uno sguardo al futuro, sostenendo ancora una volta l’impegno di Cremona verso il mondo universitario.

L’inaugurazione ufficiale di Casa San Facio avverrà in occasione della solennità patronale di sant’Omobono, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni e delle autorità locali. LaBos

 

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