Cronaca

Guardia Nazionale Ambientale, a
tutela degli animali anche a Cremona

Valerio Russo ha conosciuto le situazioni di altre regioni: "Come normativa - ha spiegato - la Lombardia con la Legge Regionale 33 e il Regolamento 2 è forse la Regione con la legislazione più avanzata da questo punto di vista. Il problema è spesso l'applicazione delle leggi, l'attenzione non sempre scrupolosa delle amministrazioni locali, la mancanza di fondi"

C’è una forza in più, territoriale, per tutto ciò che concerne la salvaguardia dell’ambiente. In pochi, probabilmente, le conoscono ma sono una realtà nazionale diffusa in diverse regioni e in tantissime province italiane. La Guardia Nazionale Ambientale è – si legge nella loro storia – un Ente Nazionale di terzo livello riconosciuto a livello internazionale fatta di volontari. Sono nati nel 2011 in provincia di Terni, per poi diffondersi dapprima in Umbria e poi in altre regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Campania, Lombardia, Basilicata, Puglia, Piemonte, Abruzzo, Calabria, Sardegna e Sicilia). Sono riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno. Operano per l’ambiente – soprattutto a tutela degli animali da affezione – ma negli anni numerose sono state le operazioni che li hanno visti impegnati a supporto delle popolazioni.

COMPITI – L’attività prevede la Vigilanza del patrimonio Ittico, Venatorio e Faunistico, la Vigilanza Zoofila anche in base alla nuova Legge sul maltrattamento degli animali (Legge 20 Luglio 2004 n° 189), la Vigilanza del patrimonio Ambientale, tra cui la raccolta dei funghi Epigei ed Ipogei (tartufi), la sorveglianza e segnalazione di siti considerati cumuli di rifiuti incontrollati e discariche abusive in avanzato stato di contaminazione atmosferico, idrico e geologico, la prevenzione antincendio, la protezione civile, la divulgazione dell’educazione ambientale anche in altre associazioni, comunità, scuole, istituti e l’organizzazione di iniziative di utilità sociale, volte al coinvolgimento e alla sollecitazione del cittadino anche nella collaborazione, mediante la segnalazione spontanea di illeciti. Con decreto Prefettizio nelle varie provincie sono riconosciute come Guardie Zoofile e Ambientali.

Valerio Russo, ex Carabiniere, è direttore Generale Interregionale. La seconda carica a livello nazionale. Romano d’origine e ormai bresciano d’adozione, è un punto di riferimento importante per l’operatività di tutti i volontari. Il volontario non è l’uomo qualunque, preso dalla strada. Per diventare GNA serve un corso teorico di 70 ore (soprattutto normativo e tecnico) a cui seguono 6 mesi di affiancamento a chi già opera sul territorio. Al termine dell’Iter i nuovi volontari vengono riconosciuti dal Prefetto e diventano Guardie a tutti gli effetti. La sede di Cremona è in via Genala. Ogni Prefettura e ogni provincia poi si regola sul loro utilizzo. “A Brescia e in provincia ad esempio – spiega il direttore Generale – ci occupiamo anche del recupero di avifauna selvatica a supporto della Polizia Provinciale e delle ATS. Quando ce ne è necessità, e in generale il sabato e la domenica, ci occupiamo noi di questo compito”. Un bel supporto per un corpo, quello della Polizia Provinciale che è l’unico autorizzato al recupero dei selvatici, che presto potrebbe trovare medesimo sbocco anche in provincia di Cremona. Gli accordi tra Prefettura, Provincia e GNA sembrano ormai arrivati a buon punto e sarebbe un bel sollievo anche nel cremonese. Naturalmente il recupero dei selvatici non è un gioco: “Si seguono ulteriori corsi specifici per questa mansione, non ci si improvvisa”. Vice responsabile provinciale è la gussolese Renata Fontana.

Valerio Russo ha conosciuto le situazioni di altre regioni: “Come normativa – ha spiegato – la Lombardia con la Legge Regionale 33 e il Regolamento 2 è forse la Regione con la legislazione più avanzata da questo punto di vista. Il problema è spesso l’applicazione delle leggi, l’attenzione non sempre scrupolosa delle amministrazioni locali, la mancanza di fondi. La legge, ben fatta c’è. Spesso mancano fondi, attenzione e strutture”. L’esempio calzante lo abbiamo con i CRAS. Uno in provincia di Cremona, nel cremasco dopo la chiusura di quello di Calvatone.

Altra cosa importante da sottolineare è che la GNA opera sempre in accordo e a supporto delle altre forze di pubblica sicurezza territoriali: “Il nostro intento è quello di collaborare con tutti, dove ve ne sia la necessità, e non sostituirci. Questo è importante”.

VOLONTARI – Il corpo delle GNA è in espansione. “Tendiamo ad organizzare un corso all’anno in ogni Regione. Sono corsi in cui spieghiamo la normativa, come operiamo, quali sono i nostri compiti e le nostre funzioni. Ci servono volontari”. Innamorati dell’ambiente e degli animali che abbiano voglia di fare qualcosa, di prendersi un impegno specifico. Sul sito (LINK) ci sono tutti i riferimenti specifici per contattarli. Hanno una missione importante, sono volontari riconosciuti a tutela dell’ambiente e degli animali. Persone che hanno deciso di spendere il loro tempo facendo qualcosa di realmente concreto. Di utile, e indispensabile in una realtà in cui i reati contro l’ambiente e l’avifauna aumentano di anno in anno.

Nazzareno Condina

 

 

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