Caro energia, verso dl da 12 mld: ok Cdm a 6,2 mld maggiori entrate
(Adnkronos) – Potrebbe raggiungere una quota fino a 12 miliardi il nuovo decreto Aiuti Ter, ultimo pacchetto di interventi del governo Draghi contro il caro-energia. Oggi in Consiglio dei ministri il titolare dell’Economia Daniele Franco ha presentato la sua informativa sulla risorse attualmente rese disponibili. Si tratta di 6,2 miliardi di maggiori entrate che rappresenteranno la quota principale delle coperture del dl ma non l’unica, visto che l’obiettivo è quello di mettere in campo una dote complessiva di quasi il doppio.
Il Cdm, su proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi e di Franco, ha dunque approvato la Relazione sull’aggiustamento di bilancio che certifica il nuovo extra gettito destinato alle gran parte delle coperture del dl. L’esame in Aula in Parlamento sulla Relazione per autorizzare l’utilizzo delle risorse è atteso per il 15 settembre, dopodiché si terrà un nuovo Consiglio dei ministri per approvare il dl, a questo punto nella settimana delle elezioni. Nessuno scostamento di bilancio dunque per il governo dimissionario: per le coperture del nuovo dl non si metterà mano al deficit come per altro ribadito in più occasioni dal premier e da Franco.
Il dl sarà destinato a dare sollievo alle imprese e alle famiglie alle prese con le bollette pazze. Tra le misure in cantiere, la proroga fino al 31 dicembre ed il rafforzamento – si ragiona fino al 40% – del credito d’imposta per le gasivore oggi al 25%; si studia inoltre la possibilità di aumentare quello del 15% per le altre aziende. Restano in piedi le ipotesi di forniture a prezzi calmierati per le energivore che acquistano il gas dal Gestore dei servizi energetici e di un rafforzamento delle risorse per l’azzeramento degli oneri di sistema per famiglie e imprese. Tra le misure in esame anche l’aumento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito e nuovi interventi per sostenere le piccole e medie imprese. In bilico invece il progetto di introdurre due mesi di Cig per le aziende costrette a fermare la produzione e la possibilità di rateizzare le bollette per le imprese.
Intanto procede a fatica l’iter del dl Aiuti bis per lo scontro delle forze politiche sugli emendamenti della discordia: quelli per facilitare la cessione dei crediti del superbonus e quello sugli insegnanti ‘esperti’. L’esame in Aula al Senato è stato rinviato, comportando l’approdo in Aula alla Camera il 15 settembre, con due giorni di ritardo. La discussione generale si svolgerà la mattina, le votazioni sono attese nel primo pomeriggio per poi cedere il passo all’esame della Relazione sui conti.