Politica

Italexit, i punti del programma illustrati
dalla candidata Lorenza Rizzi

Politiche del 25 settembre, è il momento di Italexit, con la cena in programma domani 8 settembre all’osteria da Quinto di Picenengo (adesioni alla mail italexitcremona@yahoo.con), a cui è atteso anche il leader Gianluigi Paragone. Capilista rispettivamente di Camera e Senato per il collegio di Cremona sono il cremasco Vittorio Stremezzi, medico e la cremonese Lorenza Rizzi, alla prima esperienza in politica: “Il mio intento è stato quello di mettermi a servizio per stimolare le coscienze, cosa che che condivido con tutte le persone che ho incontrato  in Italexit, mosse dalla volontà di contribuire a sviluppare lo spirito critico. Perchè si è veramente liberi di scegliere quando si hanno davanti vari aspetti di una determinata questione”.

Non solo quello  mainstream che si è visto per le vaccinazioni Anticovid e per il Green Pass, i cavalli di battaglia di Italexit durante l’ondata pandemica dello scorso anno: “Lasciamo alle persone la libertà di decidere”, afferma Rizzi. “Innanzitutto quello che chiamano vaccino è in realtà un farmaco sperimentale, lo si può leggere anche sui foglietti illustrativi. La popolazione è stata indotta ad avere un terrore ingiustificato, e così non ha avuto modo di ragionare con la propria testa”. Il neoliberismo che permea la nostra società è stato il fattore dominante, secondo queste tesi, che ha soffocato il principio della libera scelta in fatto di cura, facendo prevalere gli interessi dell’industria e del capitale.  “Eppure in Italia la cura è legata al consenso, non sarebbe stato possibile forzare la vaccinazione mostrando lo spauracchio della perdita del lavoro, cosa che da noi è ancora qualcosa di costituzionalmente garantito”. E citando il medico premio Nobel Montagnier: “Il vaccino è il miglior alleato delle varianti in quanto il virus per riuscire a sopravvivere si modifica continuamente”.

Su questo tema viene proposta una commissione d’inchiesta su Covid e vaccino e il risarcimento alle persone che sono state sospese dal lavoro perdendo lo stipendio per averlo rifiutato.

Ma il tema è più generale: “Quello che vogliamo è stimolare la riflessione, smuovere le coscienze”, in tutti campi, a cominciare “dalle scuole, i nostri ragazzi sono disinteressati a tutto”.

La difesa della libertà di scelta viene estesa anche al contesto dell’Italia in Europa, ribadendo che è necessario uscire dai trattati economici dell’UE ed eventualmente anche dall’euro così come è stato impostato, con percorsi di media – lunga durata. “Occorre proteggere le nostre eccellenze, rilanciare l’economia italiana, premiando con una tassazione fissa al 15% le aziende che producono made in Italy”.  In politica estera, bisogna promuovere la neutralità rispetto alla guerra Russia – Ucraina, “inutile propugnare la pace se si spediscono armi”. gbiagi

 

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