Cronaca

Prende a calci il cane. Animalisti
mobilitati, presidio l'11 settembre

Con la Questura pendono trattative sul luogo dove manifestare

Animalisti mobilitati per il maltrattamento di un volpino preso a calci da un uomo su un balcone di un’abitazione di via Giordano. La scena, una sera di fine agosto, è stata immortalata dal cellulare di un passante che ha sporto denuncia ai carabinieri, così come ha fatto anche la Lav di Cremona.  Il filmato è stato diffuso e condiviso sui social e ha avuto moltissime visualizzazioni e la conseguente indignazione in ogni parte d’Italia. Per domenica 11 settembre il Fronte Animalista, gruppo d’azione che lotta contro ogni abuso verso gli animali, ha organizzato un presidio, ma per il luogo sono in corso trattative con la Questura, che deve autorizzare la manifestazione.

Gli animalisti vorrebbero manifestare sotto la casa dove il cane sarebbe stato maltrattato dal compagno della residente, mentre la Questura, responsabile per l’ordine pubblico, ha proposto piazza Cadorna. Troppo lontano, per gli animalisti, che non vogliono mollare: “Nessuno può vietare di manifestare in una strada, su un marciapiede”, hanno commentato dalle associazioni. “A Milano, quando siamo andati a manifestare contro il festival della carne di cane di Yulin, avevamo manifestato davanti all’Ambasciata cinese. Ed eravamo anche in parecchi”. In queste ore le associazioni invieranno una pec al Questore di Cremona sperando che la situazione si sblocchi.

L’iniziativa del Fronte Animalista è stata condivisa anche dalla Lav. “La nostra associazione”, come hanno spiegato la responsabile Maria Pia Superti e la volontaria Stefy Pavanello, “condanna il grave gesto e sta valutando migliori azioni per ottenere il sequestro del cane poichè il reato può essere ripetuto. Auspichiamo che gli organi di polizia e la procura non sottovalutino la gravità del gesto, tenendo conto del fatto che coloro che maltrattano gli animali possono essere pericolosi anche per gli umani. Auspichiamo inoltre che si arrivi a un processo e alla condanna del soggetto e che gli venga vietato di detenere animali in futuro”.

Sara Pizzorni

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