Costi dell'energia, difficoltà
anche nelle parrocchie
Il costo dell’energia, dal gas all’elettricità, era già una voce onerosa delle spese parrocchiali, ma ora i sacerdoti si trovano ad affrontare una situazione ancor più complessa a causa dei rincari. Lo conferma don Irvano Maglia, guida dell’Unità Pastorale Cittanova nel cuore del centro storico di Cremona, che riunisce le chiese parrocchiali di Sant’Agata, Sant’Ilario e Sant’Agostino e quattro sussidiarie.
Ora bisognerà adottare misure volte ad un risparmio significativo, sia per economia di bilancio sia per dovere civile. «Siamo orientati a non accendere il riscaldamento nelle chiese, tranne nei tempi natalizi; garantiremo però che almeno un’Eucarestia sia riscaldata in una chiesa della nostra Unità Pastorale, per favorire la partecipazione dei fedeli e in particolare gli anziani», spiega don Irvano.
Diverse le esigenze e di conseguenza la gestione negli oratori, che implicano attività (dal catechismo, ai giochi fino alle prove del coro, per fare qualche esempio) con tempi prolungati rispetto alle celebrazioni liturgiche. «Gli ambienti verranno certamente riscaldati -assicura don Irvano-, ma con qualche grado in meno rispetto al solito e sopratutto con una rimodulazione di spazi e orari, per ottimizzare le risorse».
Va ricordato inoltre che lo scorso luglio la Diocesi di Cremona ha presentato un progetto di costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili (CER), nell’ottica sia di risparmio sia di sostenibilità socio-ambientale.
Il servizio di Federica Priori