Cronaca

Stalking, donne nel mirino: un
arresto e un divieto di avvicinamento

Al termine di due attività di indagine per stalking, gli agenti della squadra Mobile della Questura di Cremona guidati dal dirigente Marco Masia hanno eseguito un arresto e un’ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento. Vittime, due donne perseguitate dai loro ex fidanzati.

Gli inquirenti hanno iniziato una nuova indagine su un caso del 2020 a causa di nuovi, preoccupanti, campanelli di allarme: un operaio edile di 30 anni, dopo una relazione conclusa due anni fa, era tornato ad essere aggressivo nei confronti della sua ex, arrivando anche a minacciare un amico di lei. Il quadro indiziario raccolto dagli investigatori aveva infatti delineato una situazione particolarmente pericolosa, tanto che, dopo aver acquisito univoche dichiarazioni da parte delle  persone informate sui fatti, la mattina del 23 agosto gli agenti hanno denunciato il 30enne per stalking, continuando a monitorare costantemente i suoi movimenti grazie anche alla costante presenza sul territorio delle Volanti, riuscite, nel pomeriggio di quello stesso giorno, ad intervenire tempestivamente durante un’aggressione dell’uomo nei confronti della ex fidanzata. Il 30enne è stato poi arrestato in flagranza di reato.Nel secondo caso, invece, il 31 agosto è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla persona offesa disposta dal gip di Cremona per un faccendiere di 50 anni, sempre per atti persecutori commessi nei confronti dell’ex compagna. Anche in questo caso l’uomo non aveva accettato la fine della relazione sentimentale, ponendo in essere, ripetutamente e con un grado crescente di pericolosità, comportamenti ossessivi, arrivando a minacciare più volte di morte la donna e a consigliarle “di andare via da Cremona”. Con cadenza quotidiana, si era appostato sotto casa sua per incontrarla e continuare a minacciarla. “Ti uccido”, le diceva, “Vengo a Cremona e ti faccio vedere”, “Ti faccio vedere io a giocare con i sentimenti, cara”. A metà agosto, in due distinte occasioni, il 50enne aveva danneggiato l’autovettura della donna, rigandola sulle due fiancate e bucando le ruote. Comportamenti che avevano provocato alla vittima un grave stato d’ansia e paura per la propria incolumità, al punto da non uscire più di casa se non per recarsi a lavoro e per svolgere le più strette necessità quotidiane.

Sara Pizzorni

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