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Alvini: "La Cremo ha un'identità
Non c'è preoccupazione"

Nemmeno il tempo di archiviare il ko col Torino che subito per la Cremonese arriva la sfida contro l’Inter a San Siro. Massimiliano Alvini, però, durante la conferenza della vigilia non cerca scuse e sul calendario ha precisato: “Lo sapevamo sin dal giorno in cui è uscito il calendario. Tuttavia penso che partite del genere sia un piacere giocarle e non una preoccupazione. Davanti troveremo una squadra molto forte che merita tutto il nostro rispetto. Tatticamente vedremo se modificare qualcosa per togliere loro alcune traiettorie in avanti. In linea di massima però vorremmo portare avanti la nostra idea di calcio con le nostre caratteristiche”.

Sulla formazione ha spiegato: “In queste ore valuteremo le situazioni legate a Lochoshvili e Chiriches. Speriamo di poter recuperare il primo, mentre al momento credo che Chiriches non riuscirà a risolvere il problema che l’ha colpito alla schiena. Turnover? Non sono solito farne uso. Io faccio sempre scelte volte a schierare la formazione migliore per ottenere il massimo. Possiamo giocare a centrocampo con il vertice alto oppure con un vertice più basso: è un’adattabilità che ci deve appartenere, la squadra deve essere in grado di fare entrambe le cose”.

“La Cremonese – ha aggiunto – ha una sua identità, ha disputato buone partite e non ha raccolto quanto meritava. Il Torino lavora insieme da molto tempo e ha conoscenze, ma la Cremo, anche nel primo tempo, ha fatto bene: abbiamo concesso fisicità, ma noi ci siamo stati contro un’avversaria forte. Abbiamo sfruttato male le occasioni avute. E, ripeto, davanti avevamo avversari enormemente forti. Noi vogliamo portare avanti la nostra idea di calcio”.

Alvini ha parlato quindi della sconfitta allo Zini: “Abbiamo perso dei duelli, questo sì, soprattutto sugli esterni. Abbiamo concesso qualcosa di troppo dietro per qualche conoscenza che ancora ci manca e non ho apprezzato l’idea dei primi 20 minuti del secondo tempo, lì la Cremo non mi è piaciuta. Ma per il resto la partita è stata molto aperta e la nostra prestazione è stata buona. Ad un certo punto avremmo anche potuto pareggiarla se fossimo stati più bravi: le occasioni non sono mancate anche dopo il nostro gol. Il pubblico ha cantato sempre, davvero tosto. Il dispiacere è non aver raccolto una soddisfazione per loro e per chi ha lavorato in questi mesi: ma noi ci siamo. So che a San Siro ci saranno 2500 tifosi: daremo tutto per loro. Li ringraziamo”.

Le tre neopromosse ancora non hanno vinto, ma il tecnico di Fucecchio ha sottolineato: “La Cremonese c’è: ha un’idea, una grande società, direttori esperti. Il percorso è lungo, il campionato finirà tra parecchi mesi, in questo mercato nessuno in Italia ha fatto quanto la Cremonese: stiamo costruendo un’idea precisa, ci vuole tempo e non mi interessa quanto dice la classifica ora, noi ci siamo e ci saremo”. Proprio parlando di mercato, infine, ha chiarito: “Felix è un giovane che si mette a disposizione consapevole di avere un percorso di crescita e maturazione da affrontare, sicuramente è un giocatore gradito che dovrà diventare un patrimonio della società. Mercato aperto? Sono l’ultimo arrivato in questa categoria ma lo dicono tutti: nella gestione è un fattore di difficoltà”.

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