Cronaca

Ischia, legionella nelle vasche di un
hotel. A luglio morì un cremonese

Lo scorso mese di luglio un 65enne cremonese era morto stroncato dal batterio della legionella, contratto mentre si trovava in vacanza a Ischia. Sul decesso è stata aperta una indagine della Asl Napoli 2 Nord e della magistratura. Subito dopo la notizia della morte erano stati disposti dall’Arpa regionale controlli a tappeto sulla salubrità delle strutture ricettive. Durante le verifiche è stata rilevata un’alta concentrazione del batterio della legionella in alcuni punti della rete idrica di un hotel ischitano accanto a quello dove aveva soggiornato il cremonese. Ieri due piscine idromassaggio dell’albergo, aperte anche agli esterni, sono state poste sotto sequestro

Si tratta di una struttura ricettiva di Ischia Porto nei cui confronti il Comune ha emesso il provvedimento di sequestro, disponendo la revisione delle misure di controllo dell’albergo sino alla bonifica completa degli impianti. Il 65enne cremonese, una volta rientrato dopo due settimane di ferie, era stato colpito da una infezione polmonare che lo aveva portato ad essere ricoverato prima a Brescia e successivamente a Cremona. Purtroppo non era stato possibile salvarlo: troppo gravi le conseguenze dell’infezione. Dopo cinque giorni di ricovero era sopraggiunto il decesso. Accertata la legionellosi, verificato che nessun familiare della vittima l’aveva contratta e che nelle tubature di casa non c’era presenza del batterio, era partita l’inchiesta di Ats, procedendo come da protocollo con un’indagine a ritroso di 10-15 giorni.

Così era emersa la vacanza con permanenza nell’hotel di Ischia ed era stata inoltrata la segnalazione all’Asl Napoli 2 Nord, con l’indicazione di procedere agli accertamenti di rito.

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