Politica

FdI punta a due parlamentari
"A Roma per far contare Cremona"

Rilancio del Paese attraverso un programma che “contiene soluzioni fattibili, niente di fantasmagorico”, sia sul piano delle riforme che dell’economia e con un forte radicamento al territorio. Fratelli d’Italia ha presentato questa mattina due dei suoi candidati alle Politiche, Renato Ancorotti, per il Senato e Stefano Foggetti per la Camera. Nessuna risposta – una linea politica ben precisa dettata dai vertici –  alle provocazioni arrivate ieri sera dal Pd con Cottarelli che ha parlato dei rischi per l’economia se andasse al governo la destra. A parlare per primo è Ancorotti, imprenditore cremasco, leader nel settore della cosmesi, candidato nel plurinominale in seconda posizione dopo la capolista Daniela Santanchè (presente anche nell’uninominale), davanti a una trentina tra iscritti e simpatizzanti in Galleria 25 aprile e dopo la presentazione del segretario cittadino Luca Grignani.

 “Per esperienza personale ho particolarmente a cuore i temi economici, ma tanti altri sono gli aspetti importanti, a cominciare dalla riforma della giustizia. Per quanto riguarda il lavoro bisognerà puntare molto sulla formazione, su Crema stiamo vedendo l’importante esperienza degli Its (i corsi tecnici superiori) per dare sostanza al Made in Italy. E poi bisognerà mettere più soldi in busta paga, puntando sulle risorse derivanti dai tagli al cuneo fiscale. Va bene parlare di salario minimo, ma teniamo presente che ci sono già tante aziende dove la retribuzione oraria è ben superiore ai 9 euro all’ora”. La flat tax è un obiettivo, spiega ancora Ancorotti, che però è cauto e non si sbilancia sulle percentuali: “In questo momento stiamo guardando quello che sarà possibile fare, però la flat tax non va vista come qualcosa che avvantaggia solo i ricchi, serve soprattutto al ceto medio che oggi è in grandissima difficoltà, è quello che sta soffrendo di più, insieme ai lavoratori che non riescono quasi più a fare la spesa. Bisogna intervenire sulla fiscalità non solo dal punto di vista delle aliquote ma anche della sburocratizzazione della fiscalità. Oggi per le aziende e per tutti è un incubo riempire moduli, attendere tempi pazzeschi per avere permessi… se vogliamo che gli investitori esteri guardino all’Italia con maggiore interesse dobbiamo rendere questo Paese più appetibile. Viviamo in un mondo globale e l’Italia ha tutte le carte in regola affinchè gli investitori esteri lavorino con noi, anche per la capacità delle nostre imprese di fare prodotti incredibilmente belli e soprattutto sicuri”. Obiettivo primario comunque è “intervenire subito sul cuneo fiscale e sulla decontribuzione per i bonus: se vogliamo dare qualcosa in più, lo Stato deve prendere qualcosa in meno”.

E per quanto riguarda il rischio di aumentare il debito pubblico per sostenere la riforma fiscale: “Noi non siamo quelli che bramano di fare scostamenti di bilancio, ma se sarà necessario lo faremo. Il punto è che bisogna guardare le cose come se fossero investimenti. Se investo in un settore e poi mi rende, allora ha un senso … tutte le cose fatte finora invece, una tantum, è come dire a un’azienda che non va bene ‘ti diamo qualcosa per sostenerti’, ma che nel tempo si spegne. Bisogna invece fare investimenti ragionati per poter avere i frutti più tardi, ossia manovre più consistenti che abbiano il sapore non del costo ma dell’investimento”.

Stefano Foggetti, candidato alla Camera nel plurinominale, parla in prima battuta da segretario provinciale di FdI: “Chi l’avrebbe detto, 10 anni fa, che oggi ci saremmo trovati a questo punto? Un ringraziamento va a tutta la squadra che nel corso degli anni ha contribuito ad arrivare a questo risultato, a cominciare da chi 10 anni fa c’era. E’ stata una bella scommessa”. Passa poi a parlare da candidato: “Una bella sfida. Il motivo principale per cui ho accettato è l’amore per il territorio, per il quale bisogna fare molto. Voglio portare a Roma l’esperienza di conoscenza della provincia di tutti questi anni. Non è una cosa banale, Roma può fare tantissimo per il nostro territorio. Porto questi estremi:  a Rivolta d’Adda c’è il problema dei fondi del nuovo asilo, ebbene i nostri parlamentari devono sbloccare la situazione. A Casalmaggiore c’è il problema del ponte, beh un parlamentare deve mettere le tende davanti ai ministeri e portare a a casa quello che serve. Sulla sanità, se dal punto di vita operativo è in carico alla Regione, i soldi però arrivano da Roma, come pure i numeri chiusi per i medici e gli investimenti sulle ferrovie. Bisogna mandare persone che conoscono il territorio, questa è la nostra idea”.

Si rivolge poi direttamente ai presenti: “Ci dovete aiutare a fare un buon risultato: Renato è in una buona posizione, ma se volete mandare anche me, allora bisogna fare un gran bel risultato e magari riuscire ad ottenere due parlamentari in rappresentanza del nostro territorio”.

Ancorotti, Foggetti, Grignani

E’ Luca Grignani, segretario cittadino,  a sottolineare l’importanza della presenza del partito nei quartieri, tra la gente, e a rispondere alle polemiche su Daniela Santanché ancora una volta capolista nel collegio di cui fa parte Cremona, pur essendo nelle precedenti tornate sparita dal territorio:  “Dite pure tutto quello che volete, ma è il nostro coordinatore regionale e che il coordinatore regionale scelga come collegio Cremona, per noi è importante.  Ma ancora più importante è che Roma abbia accettato le nostre proposte, le nostre insistenze per avere due candidati del territorio in lista, cosa non banale. Uno quasi certo di essere eletto – perchè voglio essere scaramantico -; l’altro se lavoriamo bene, con delle ottime possibilità”.

Giuliana Biagi

 

 

 

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