Cronaca

Edilizia scolastica: 33 milioni per nidi
e materne nel territorio cremonese

Ben 33 milioni in arrivo sul territorio cremonese per i nidi e per costruire e riqualificare i nidi e le scuole dell’infanzia. Si tratta di risorse europee Next Generation EU, stanziate nell’ambito delle azioni per il potenziamento dei servizi d’istruzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). A sottolinearlo è Simona Sommi, consigliere comunale di Cremona. “Con questa linea di investimento si intende aumentare l’offerta educativa nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale, attraverso la costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia o la messa in sicurezza di quelli esistenti, in modo da migliorare la qualità del servizio, facilitare le famiglie e quindi il lavoro femminile, incrementare il tasso di natalità” spiega.

In particolare, i comuni destinatari delle risorse saranno Grontardo, Pescarolo ed Uniti, Acquanegra Cremonese, PEssina, Soresina, Formigara, Soncino, Pizzighettone, Castelleone, Castelverde, Casalmaggiore, Motta Baluffi, Casaletto Ceredano, Pieranica, Monte Cremasco, Capergnanica, Ripalta Arpina, Crema, Cremosano, Pandino, Dovera. Chi riceverà di più sono i Comuni di Pandino (circa 5 milioni di euro per la realizzazione di nuovi edifici scolastici) e Pizzighettone, con 4 milioni.

Ma c’è anche un lato oscuro: alle regioni del Mezzogiorno andrà il 54,98% delle risorse per gli asili nido e il 40,85% di quelle per le scuole dell’infanzia. Lo stanziamento aggiuntivo del Ministero ha permesso di finanziare: 19 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria degli asili nido e 18 interventi in più con punteggio pari merito nella graduatoria delle scuole dell’infanzia e, nella stessa graduatoria, ulteriori 18 interventi negli istituti del Mezzogiorno. È stato possibile finanziare inoltre anche ulteriori 11 progetti di asili nido nelle regioni del Mezzogiorno, candidati a seguito della riapertura dei termini.  “E’ un dato su cui riflettere – commenta Sommi- poiché i territori da sempre più virtuosi come la Lombardia risultano di fatto penalizzati rispetto ad altri che negli anni non hanno saputo gestire le risorse a loro disposizione attraverso una adeguata progettualità relativamente all’edilizia scolastica e ai servizi collegati”.

I FINANZIAMENTI NEL DETTAGLIO

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