Ambiente

Verde pubblico, Nolli: "Dove sono
le 198 essenze piantate nel 2021?"

“In merito alla mia interrogazione sul taglio degli alberi in via Giordano e via Mosa, risalente al 31 Maggio, prendo atto della risposta dell’assessore Zanacchi, seppure ben oltre il termine dei 30 giorni”. Il consigliere M5S Luca Nolli torna sull’abbattimento dei cinque tigli avvenuto attorno all’area dell’ex Snum un paio di mesi fa, ribadendo le sue critiche alla gestione del verde pubblico a Cremona.
“Pur apprezzando la chiarezza dell’assessore – afferma Nolli –  apprendo, con sommo dispiacere che non vi è stata verifica sullo stato di salute delle piante di via Giordano, cosa che mi lascia perplesso.
Apprendo anche che negli scorsi mesi sono state ripiantumate 198 essenze, forse a compensazione delle quasi 200 abbattute l’estate scorsa e a cui il Sindaco aveva ripetutamente promesso a mezzo stampa la piantumazione nella stessa posizione o nelle immediate vicinanze dalla posizione originaria.
Passando molto spesso in quelle vie non ho notato questa ripiantumazione (per esempio Via Boschetto).
I sospetti che avevamo esposto l’anno scorso della ripiantumazione lontano dal posto dell’abbattimento, probabilmente in boschetti lontani, mi sembrano confermati.
Sono state ripiantumate 198 essenze, ma mi chiedo: dove ?
Il tempo confermerà se quelle 198 essenze verranno abbandonate a loro stesse, come l’esperienza ci ricorda, oppure se verranno curate in modo che possano crescere e non seccarsi.
Concordo sul fatto che il periodo migliore per ripiantumare sia l’inverno, ma ricordo all’Assessore che il taglio è avvenuto l’anno scorso ad agosto, per cui un inverno è già trascorso e i cittadini attendono ancora la ripiantumazione promessa nelle loro vie (ovviamente non sto parlando di porta Mosa).
La cosa più grave che apprendo è che il legname ottenuto dagli abbattimenti delle piante è a tutti gli effetti considerato rifiuto e come tale viene smaltito.
Da una maggioranza che si è sempre definita ecologista e promotrice dell’economia circolare non ci si dovrebbe aspettare che una risorsa come le tonnellate di legname ottenuto dagli abbattimenti venga buttato.
Considerando anche che i cittadini cremonesi pagano per far incenerire i loro rifiuti, sarebbe una duplice beffa se avessimo pagato per far bruciare del legname che si sarebbe potuto vendere creando introiti per le casse comunali.
Come si fa a credere ancora ad una maggioranza che tanto declama l’economia circolare ma che poi mantiene un inceneritore ormai vetusto e di cui ci ha promesso la chiusura nelle ultime due campagne elettorali?
Farsi vedere alle manifestazioni del Friday For Future dichiarando di voler salvare il pianeta per poi fare queste cose mi suona molto da presa in giro”.

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