Cronaca

Rubava dalla sua azienda,
denunciato manutentore

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Cremona hanno denunciato per furto aggravato un uomo ritenuto responsabile di numerosi furti nei confronti della ditta per cui lavora come manutentore.

L’indagine ha preso avvio quando il titolare della ditta che si occupa della vendita di bevande, caffè e alimenti mediante distributori automatici installati nei punti vendita aperti 24 ore si è accorto che qualcosa non andava e ha presentato una denuncia.

Ha spiegato ai militari che i sospetti ricadevano su un suo manutentore specializzato che si occupava di seguire le sedi operative delle province di Cremona e limitrofe, dove erano risultati degli ammanchi di denaro. Ha riferito che in questi punti vendita sono presenti diversi distributori di caffè, bevande e alimenti che permettono il pagamento con monete o banconote di piccolo taglio e che ogni locale è dotato di telecamere di sorveglianza che riprendono e registrano tutto ciò che avviene all’interno.

Nel corso del 2021 aveva notato la mancanza di denaro che risultava inspiegabile, ma inizialmente aveva pensato ad alcune spese non previste come quelle relative all’acquisto di nuove attrezzature per i punti vendita. Aveva però attivato un sistema di gestione aziendale fondato sul controllo del carico e dello scarico dei prodotti movimentati dal magazzino verso i distributori automatici, per verificare le effettive uscite, notando così un ammanco di alcune decine di migliaia di euro, non dovuto a errate contabilizzazioni delle riscossioni presso i punti vendita, ma ad ammanchi di monete e banconote. Non avendo subito furti, ha subito temuto che qualcuno avesse studiato un sistema per aggirare i controlli.

Un episodio casuale ha poi permesso al titolare della ditta di focalizzare la sua attenzione su un dipendente. Durante il lavoro di manutenzione compiuto dallo stesso in un punto vendita, infatti, ad un certo punto è mancato il segnale video delle telecamere di sorveglianza, come se all’improvviso fosse venuta meno la corrente. Dal controllo eseguito sul posto dal titolare è risultato tutto perfettamente funzionante tranne il sistema di videosorveglianza che risultava disconnesso dalla rete elettrica. Inoltre la presa di corrente che alimentava le telecamere non era collegata.

Il titolare ha quindi esaminato i video registrati nelle varie sedi accertando dei salti di registrazione di diversi minuti e ha iniziato a pensare che durante questi momenti di assenza di registrazione venissero prelevate monete e banconote. Per inchiodare il dipendente ha aggiunto ulteriori telecamere, alimentate con linee alternative, in modo da avere delle registrazioni in più.

In questo modo ha scoperto che il suo dipendente, nel momento in cui staccava il collegamento e rendeva inutilizzabili la telecamere, non sapendo di essere comunque filmato, apriva gli sportelli dei distributori estraeva i tubi gettoniere e le cassette del resto, prendeva monete e banconote e rimetteva tutto a posto, resettando manualmente il software. Il suo metodo era tale da impedire che i soldi finissero nelle gettoniere degli incassi nelle quali il software avrebbe registrato il conteggio ed era sempre attento a resettare il sistema che tracciava le monete in ingresso e, in alcune sedi vicine, effettuava anche più volte al giorno questa operazione, determinando un ingente danno patrimoniale.

Al termine di queste operazioni riconnetteva le telecamere principali in modo da non essere ripreso mentre si impossessava del denaro. Una volta scoperto il trucco, il titolare ha quindi effettuato un calcolo in base ai dati contabili di cui disponeva, verificando che negli ultimi quattro anni aveva subito un danno, determinato dal mancato incasso delle vendite, di circa 80.000 euro.

I Carabinieri della Sezione Operativa hanno quindi acquisito i video delle telecamere in funzione, e le testimonianze di un altro dipendente, assunto da poco dalla ditta e che avrebbe dovuto operare con lui in affiancamento, secondo cui il manutentore non lo ha mai voluto con sé oppure, se operavano insieme, non gli ha mai permesso di presenziare alle operazioni di carico dei distributori. Infine, nel magazzino sono state accertate delle anomalie, in quanto diverse scatole di merce sono state trovate aperte e nascoste sotto quelle intatte. Un sistema con cui il ladro avrebbe voluto dissimulare la mancanza di prodotti già dall’ingresso in magazzino della merce in modo che i prodotti mancanti non risultassero inseriti nei distributori e andassero a giustificare il mancato incasso.

I militari della Sezione Operativa della Compagnia di Cremona hanno accertato circa 20 furti nei primi mesi di quest’anno, per un danno di diverse migliaia di euro, e hanno condotto le indagini e gli accertamenti necessari, al termine dei quali lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.

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