Cronaca

Malattie fungine del vigneto,
workshop in Cattolica

(foto Sessa)

Il campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona ospita da mercoledì 20 a venerdì 22 luglio la nona edizione del workshop internazionale GDPM (Grapevine Downy and Powdery Mildews), che richiamerà 70 esperti da tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, ecc.) per confrontarsi sulle due principali malattie fungine del vigneto: la peronospora e il mal bianco o oidio.

L’Università Cattolica, organizzatrice dell’evento che ha una lunga tradizione – la prima edizione si è tenuta nel 1991 – è dunque pronta a diventare per tre giorni un hub della ricerca in questo campo, dove i principali esperti si confronteranno sulle ultime novità che riguardano le due insidiose malattie con le quali i vigneti devono fare i conti in ogni angolo del globo.

Vittorio Rossi e Tito Caffi, entrambi patologi vegetali, sono i professori dell’Università Cattolica responsabili dell’organizzazione dell’evento. “La peronospora (Grapevine Downy) e l’oidio (Powdery Mildews) – spiega Tito Caffi – rappresentano entrambe il principale problema per la salute del vigneto e la causa di gran parte dei trattamenti svolti con prodotti fitosanitari sulle viti. Si tratta di malattie presenti in Europa da quasi un secolo e mezzo, che però richiedono ancora molta attenzione”.

Durante il ricco programma, a Cremona saranno discusse e presentate le ultime novità degli studi dei ricercatori, riguardanti sia la ricerca di base sia quella applicata. Le due malattie fungine saranno inquadrate da più prospettive: quella di chi lavora sulla genetica e biologia del fungo, quella di chi mette a punto soluzioni di difesa o di chi lavora a modelli previsionali inerenti l’epidemiologia delle malattie, senza contare la presenza di relatori in rappresentanza delle ditte chimiche interessate e di chi si occupa dei servizi fitosanitari. “Si assisterà a una grande varietà di interventi – dice Caffi – e non mancherà neppure uno sguardo sulle tecnologie innovative”.

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