In bici fino in Portogallo a trovare
il figlio. Il sogno di Cesare è realtà
Il suo sogno nel cassetto era quello di raggiungere il figlio, trasferitosi per lavoro in Portogallo, ma andandoci in sella ad una bici. Un desiderio che è diventato realtà, per Cesare Merlini, cremonese, ex fornaio in pensione, partito da San Daniele Po lo scorso 13 giugno. Cesare ha pedalato per 24 giorni, 2880 km in solitaria, facendo tappe da circa 100/120 al giorno. Bagaglio al minimo, così come l’attrezzatura, solo quella necessaria per far fronte ad eventuali problemi con la bici: ma tutto è andato per il meglio, a parte una foratura, problema presto risolto.
“Un viaggio che è stata un’esperienza di vita”, ha detto Cesare, “un viaggio che ti cambia, nel quale si attraversano luoghi sperduti su piste ciclabili percorse pochissimo”. L’arrivo a Cascais, vicino a Lisbona, è stato il 6 luglio. Lì, commossi, lo aspettavano la moglie e il figlio Davide, che proprio a Cascais, per proseguire la carriera di pilota privato, ha trovato lavoro presso una compagnia americana. A casa, a San Felice, Michele, il figlio minore, gestore di una pasticceria, ha scritto: “Papà, sei il mio super eroe”.
Sara Pizzorni