Siccità, Regione: "Altro passo
avanti per incrementare rilasci"
“Un momento di confronto utile e importante, è chiaro ed evidente a tutti che stiamo vivendo una situazione davvero molto complessa. Ci stiamo impegnando al massimo per gestire questa criticità utilizzando al meglio anche l’ultimo litro d’acqua”. Lo ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, a margine del ‘Tavolo siccità’ convocato oggi a Palazzo Lombardia, con l’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, al quale hanno preso parte in videocollegamento rappresentati di ANCI, UPL, ARPA, gestori dei bacini idroelettrici, consorzi di bonifica, associazioni degli agricoltori, consorzi dei fiumi e dei parchi. Un ‘Tavolo’ che da qui in avanti, proprio in virtù dell’emergenza, assumerà il carattere di ‘permanente’.
In base all’andamento delle precipitazioni dei mesi invernali e primaverili, decisamente sotto la media del periodo, e la conseguente mancanza accumulo di riserve idriche (sia sotto forma di neve in montagna sia sotto forma di acque trattenute negli invasi idroelettrici e nei grandi laghi) si è attribuita all’attuale situazione lo scenario di ‘severità idrica elevata’. Il mese di novembre 2021 è stato l’ultimo a registrare una precipitazione prossima alla media del periodo di riferimento. I mesi successivi si sono collocati sempre al di sotto della media, in particolare marzo, che è stato caratterizzato da precipitazioni pressocché assenti.
CRISI IDRICA, LA SITUAZIONE
Riserve bacino del Ticino (Lago Maggiore) – Il livello del lago è a – 11.2 cm aggiornato all’8 luglio e risulta essere ad un livello molto inferiore rispetto alla media del periodo.
Riserve bacino dell’Adda (Lago di Como – Il livello del lago l’8 luglio 2022 si attesta a – 34 cm rispetto allo zero idrometrico ed è particolarmente basso rispetto alla media del periodo di riferimento, ma è addirittura inferiore al minimo storico del periodo (- 31 cm).
Riserve bacino del fiume Oglio (Lago D’Iseo) – Il livello del lago d’Iseo massimo è di 1,10 m, sullo zero; il livello minimo 0,30 m e l’escursione massima 1,40 m.
Il livello del lago all’8 luglio è di circa -12.5 cm.
Riserve bacino fiume Chiese (Lago D’Idro) – La situazione del bacino del fiume Chiese e del Lago d’Idro è di particolare attenzione per la precarietà delle opere di regolazione del lago e della frana di Idro che impediscono il regolare invaso delle acque nel lago. Il livello del lago è ad oggi 367.32 m slm.
Lago di Garda (Fiume Mincio) – Il livello massimo è di 1,40 m, sullo zero; quello minimo 0,00 m e l’escursione massima 1,40 m.
Il livello del lago è di 62 cm all’8 luglio 2022. In media, nel periodo di riferimento il lago si attesta su circa 100 cm.
Nell’incontro di oggi il presidente Fontana e l’assessore Sertori hanno chiesto e ottenuto che i gestori dei bacini idroelettrici, per questo fine settimana, garantiscano ulteriori rilasci pari a 4 milioni di metri cubi (tra sabato e domenica) da destinare al Lago di Como, in attesa dell’entrata in vigore dell’accordo siglato ieri sera e attivo da lunedì 11 luglio.
“Abbiamo deciso di dare priorità all’uso irriguo – ha aggiunto l’assessore Sertori – per arrivare ad assicurare almeno il primo raccolto e gli accordi che abbiamo raggiunto vanno proprio in questa direzione. E a testimoniare l’impegno messo in campo quotidianamente dalla Ragione, c’è l’intesa che abbiamo sottoscritto ieri secondo il quale – a partire da lunedì 11 luglio e fino alla fine del mese – saranno turbinati 5.6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni rispetto a quanto convenuto fino ad oggi sul bacino dell’Adda. Sono inoltre stati prolungati fino a fine mese i rilasci sui fiumi Oglio e Serio, mentre sul Brembo potranno continuare per dieci giorni. L’incremento che riguarderà il fine settimana, raggiunto oggi durante la riunione, è un ulteriore segnale di quanto grande sia la nostra attenzione”.
“Le polemiche, evidentemente strumentali, di questi giorni – ha chiosato il presidente Fontana – giungono da persone superficiali, che non conoscono quale sia realmente la situazione. La collaborazione con i gestori dei bacini idroelettrici, infatti, è in essere dal primo momento e sta assicurando risultati molto, molto importanti”.
I prossimi giorni sono infatti fondamentali per salvare il primo raccolto anche a fronte di previsioni meteo che non lasciano presagire nulla di buono. “La situazione è drammatica – ha aggiunto Sertori – rispetto al periodo 2006/2020, che è preso come periodo di riferimento, le riserve idriche fanno registrare un -61%. Vale a dire che avremmo dovuto avere 170 milioni di metri cubi di neve e invece ne abbiamo 0”.
Il Tavolo ha anche iniziato a ragionare non solo su come gestire l’emergenza “quindi usando al meglio la poca acqua che c’è”, ma anche su come agire nel medio e lungo periodo.
“Serviranno sistemi irrigui più moderni – ha concluso Sertori – così come interventi di tipo idraulico per contenere, ad esempio, il problema del cuneo salino. Si tratta di interventi strutturali che necessitano di risorse importanti che pensiamo possano essere messe a disposizione dal Governo o dal PNRR”.