Processo al tassista Carrera: Luca
Lombardo testimonierà il 31 marzo
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Oggi il giudice Chiara Tagliaferri ha ufficialmente dichiarato aperto il processo nei confronti del tassista cremonese Giovanni Carrera, 68 anni, accusato di sequestro di persona e lesioni colpose gravissime nei confronti di Luca Lombardo, 27 anni, di Cremona, il giovane rimasto ferito gravemente la notte del 25 dicembre in via Mantova dopo essere caduto dal taxi in corsa.
L’imputato, assistito dall’avvocato Paolo Bregalanti, non è più agli arresti domiciliari dallo scorso mese. Ma non deve spostarsi da Cremona. Per lui resta la misura dell’obbligo di dimora, con il divieto di uscire di casa dalle 22 di sera alle 7 del mattino.
A portare all’arresto del tassista era stata l’intercettazione shock di una telefonata nel corso della quale l’uomo si era detto sollevato dal fatto che la giovane vittima, viste le sue gravi condizioni, non fosse in grado di ricordare e dunque fornire la sua versione dei fatti. “Il pm”, così si era espresso il tassista al telefono, “mi ha detto che il ragazzo è a casa, ma non ci sta con la testa. Bene, così non può raccontare la sua versione. È una cosa positiva”.
Oggi Luca, che sarà chiamato a testimoniare il 31 marzo del 2023, comincia a ricordare, anche se ha ancora dei vuoti. Il gusto non lo ha recuperato, e nemmeno l’udito. “Ma la memoria va un po’ meglio”, ha detto.
Quello contro Carrera, dopo il no di due magistrati alla richiesta di rito abbreviato, è un processo ordinario nel quale sfileranno tutti i testimoni. Nella prossima udienza, oltre al 27enne cremonese, saranno sentite anche Alessia Minchillo e Ramona Dandu, le due amiche che erano sul taxi insieme a Luca quella sera, e il soccorritore che aveva visto il ragazzo a terra. Nell’udienza del 21 aprile, invece, saranno sentiti due poliziotti della Squadra Mobile e i due consulenti dell’accusa. Solo il pm ha chiesto l’esame dell’imputato. Il 31 marzo, il giudice conferirà l’incarico al perito per la trascrizione di due telefonate.
Nel processo, i genitori di Luca, Nino e Nadia, sono parte civile, mentre il giovane chiede i danni nel penale solo per il sequestro di persona. Per l’altro reato, quello delle lesioni patite, intenterà la causa civile. La famiglia Lombardo è assistita dagli avvocati Fabio Sbravati e Alberto Gnocchi.
La difesa di Carrera è stata ammessa a citare il responsabile civile, la Cattolica Assicurazioni, oggi rappresentata dall’avvocato Giuseppe Longoni. Il danno, per l’assicurazione, sarà limitato al solo reato di lesioni.
Sara Pizzorni