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Comunali 2022, ballottaggi: centrosinistra avanti a Verona, Parma e Piacenza

(Adnkronos) – Urne chiuse ai ballottaggi delle elezioni comunali 2022. Al voto per le amministrative erano chiamati oltre 2 milioni di cittadini in 65 Comuni, che hanno votato dalle 7 alle 23. Scrutini subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. I ballottaggi hanno riguardato 59 Comuni nelle Regioni a statuto ordinario (di cui uno inferiore a 15.000 abitanti), sei nelle Regioni a statuto speciale (di cui uno inferiore a 15.000 abitanti). Tredici capoluoghi al voto, Verona, Parma, Monza, Barletta, Lucca, Alessandria, Catanzaro e Como le città più grandi interessate dalla consultazione elettorale. 

Quando sono arrivati i dati relativi a più della metà dei seggi, l’affluenza parziale per le elezioni amministrative in 59 comuni al ballottaggio è pari al 41,84 % degli aventi diritto. 

VERONA – Secondo i dati del Comune di Verona, quando sono state scrutinate 167 sezioni su 265, al ballottaggio il candidato sindaco Damiano Tommasi, sostenuto dal centrosinistra, è al 53,48%, mentre Federico Sboarina, sostenuto da Fdi, Lega e liste civiche è al 46,52%. Al primo turno Damiano Tommasi aveva ottenuto il 39,80% e Federico Sboarina il 32,69%. Nessuno dei due candidati ha fatto apparentamenti per il ballottaggio. 

PARMA – Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 94 sezioni su 204, al ballottaggio a Parma il candidato sindaco Michele Guerra, sostenuto dal centrosinistra e dalla Lista Effetto Parma con Pizzarotti, è al 65,87% mentre Pietro Vignali, appoggiato dal centrodestra, è al 34,13%. Al primo turno Michele Guerra aveva ottenuto il 44,18% mentre Pietro Vignali aveva ottenuto il 21,25%. “Lo spoglio è in corso, la distanza è ampia, gli ultimi dati ci danno al 65%, stanno tutti festeggiando, il centrosinistra torna a governare la città di Parma” ha detto Michele Guerra ai microfoni di SkyTg24. “Il progetto è nuovo, si tratta di partire con un consenso che non era scontato ricevere così grande”, ha aggiunto. 

PIACENZA – Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 66 sezioni su 108, al ballottaggio a Piacenza la candidata sindaca Katia Tarasconi, sostenuta dal centrosinistra, è al 53,59%, mentre Patrizia Barbieri, del centrodestra, è 46,41%. Al primo turno Tarasconi aveva ottenuto il 39,93% mentre Barbieri aveva incassato il 37,72%. 

LUCCA – Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 2 sezioni su 86, al ballottaggio a Lucca Francesco Raspini, del centrosinistra, è al 50,52% (42,65% al primo turno), e Mario Pardini, del centrodestra, al 49,48% (34,35% al primo turno). Due gli apparentamenti per Pardini al ballottaggio: quello con Fabio Barsanti (9,5% al primo turno), già eletto consigliere comunale nel 2017 con CasaPound e ora sostenuto dalle liste Difendere Lucca, Centrodestra per Barsanti e Prima Lucca-Italexit con Paragone, e il candidato civico Elvio Cecchini, che ha ottenuto il 2,96 al primo turno.  

BARLETTA – Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 7 sezioni su 100, al ballottaggio al Comune di Barletta il candidato sindaco del centrodestra Cosimo Cannito è al 67,22% mentre la candidata sindaca del centrosinistra Santa Scommegna è al 32,78%. Al primo turno Cannito aveva ottenuto il 42,27% mentre Santa Scommegna il 36,63%. 

CATANZARO – Secondo i dati del Viminale, quando sono state scrutinate 10 sezioni su 92, al ballottaggio a Catanzaro Nicola Fiorita, sostenuto da centrosinistra e Movimento Cinque Stelle, si attesta al 58,45% (31,71% al primo turno) mentre il candidato sindaco Valerio Donato, appoggiato anche da Forza Italia e Lega (che si presentano senza simboli di partito) è al 41,55% (44,01% al primo turno).
 

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