Settimana nera sui treni: pendolari
e sindaci contro Regione e Trenord
Leggi anche:
I sindaci di Cremona e Mantova, Gainluca Galimberti e Mattia Palazzi, chiedono alla Regione “quali azioni concrete intendono mettere in atto Trenord e la Regione per far terminare questi costanti disagi per i nostri pendolari”. Lo fanno attraverso una nota diffusa oggi, al termine di una settimana che ha visto una progressione di episodi negativi. Nella sola giornata di martedi 21 giugno – segnala il Comitato dalla sua pagina Facebook – il treno 2154 è stato soppresso; il 2162 ha avuto 80 minuti di ritardo, il 2153 87 minuti, il 2174 31 minuti; 27 minuti il ritardo accumulato dal treno 2175 e 62 quelli del 2181. Il giorno seguente, 22 giugno, soppresso a Codogno il treno 215. “Aggiungiamo che da ormai più di una settimana, tutti i treni della fascia pendolari da Mantova a Milano e ritorno effettuano le fermate straordinarie di Casalpusterlengo”, si legge ancora.
Lamentele che sono giunte direttamente sui tavoli di Galimberti e Palazzi: “Da un confronto con i pendolari – scrivono – risulta che, non considerando i ritardi inferiori ai 15 minuti, solo nell’ultima settimana abbiamo complessivamente circa 30 treni soppressi (tra corse programmate e riprogrammate con autobus sostituiti e cancellazioni vere e proprie) e circa 30 corse con ritardi superiori ai 15 minuti (fino a 107 minuti).
Le questioni sono note. La programmazione di nuovi treni è comunque in ritardo e pensare di attendere, su linee strategiche, ancora un anno o più è davvero molto pesante. Evidentemente, oltre alla questione del ritardo nell’arrivo dei treni, ci sono questioni grandissime legate alla manutenzione che perdurano da anni e non trovano soluzione in una seria e attenta programmazione.
Altri temi, in sinergia con Regione e con FS, RFI e Trenord (e noi siamo disponibilissimi a lavorare insieme), devono essere affrontati e portati a termine nei tempi corretti, come gli interventi di riqualificazione nelle stazioni o il rilancio di altre tratte, chiesto da tempo.
L’investimento sulle ferrovie, soprattutto nei nostri territori, deve essere prioritario per Regione, perché lo sviluppo passa anche da queste infrastrutture e perché le fatiche di concittadini pendolari, che intendiamo incontrare a breve, sono troppe e da troppo tempo.”.