Cronaca

Dopo 39 anni all'Einaudi, va in
pensione il professor Capodieci

Pensionamenti speciali all’IIS “L. Einaudi”. Nei giorni scorsi, sono stati salutati con commozione, durante l’ultimo collegio online e poi con un rinfresco per la consegna dei regali, Nadia Tavani, di ruolo dal 2008 nel campo del sostegno agli alunni diversamente abili e una vera e propria istituzione del mondo scolastico cremonese, il professore di Diritto Francesco Capodieci.

Dopo l’esordio, nel 1982, all’istituto per geometri “P. Vacchelli”,  Capodieci ha trascorso ben trentanove dei suoi complessivi quarant’anni in cattedra nella scuola di via Bissolati, di cui rappresenta una sorta di memoria storica, per averne vissuto ed attraversato in prima persona le diverse gestioni, le vicende salienti e le molteplici trasformazioni.

Capodieci si è sempre dedicato con rigore al lavoro: a lui sono state affidate l’elaborazione meticolosa di significativi dati statistici annuali su promozioni, bocciature, giudizi sospesi ed esiti dell’Esame di Stato e la rassegna stampa, per l’archiviazione degli articoli sull’Einaudi, apparsi sui quotidiani e sui settimanali locali.

Non vederlo più nei corridoi con la borsa di pelle consunta ed il quaderno a ganci zeppo di appunti e di ritagli di giornale sarà triste per il personale e per gli allievi. La preside Nicoletta Ferrari l’ha sottolineato con parole informali ed affettuose: “Grazie per la vostra dedizione e per la vostra professionalità: ci mancherete”.

“Quando arrivai – ricorda Capodieci – nell’ottobre 1983, gli studenti erano circa seicento, le classi poco più di venti e tutte nell’unica sede centrale di via Bissolati, dove l’Einaudi si era trasferito, dopo essere stato nell’edificio che ospitava il Liceo classico Manin e l’ex scuola media Guido Grandi. Per gli incontri collegiali, bastava la sala insegnanti. Allora c’erano i corsi biennali per stenodattilografi ed applicati ai servizi amministrativi e quelli triennali per addetti alla segreteria ed alla contabilità d’azienda; solo nel 1983 ne nacque anche uno post qualifica per analisti contabili, finalizzato al conseguimento della maturità. Ho conosciuto molti presidi: da Giovanni Pellicioni a Dirce Armanni, da Franco Verdi a Carmine Filareto sino alla dirigente Nicoletta Ferrari, attualmente al timone. Durante la presidenza più che ventennale di Verdi, vennero attivati i cinque indirizzi di studio professionali e tecnici odierni (commerciale, sociosanitario, alberghiero, turistico, grafico) e si resero necessarie le succursali, cambiate nel tempo: dapprima un’ala dell’elementare “L. Bissolati”, poi l”Anguissola”, il Palazzo Soldi, l’ex media “A. Campi” di via Palestro, le ex “Dorotee” di via Borghetto ed il Palazzo Ghisalberti, in via Milano. Purtroppo, con notevole rammarico, la mia lunga carriera termina qui”.

Ma ci sarà più spazio per gli hobbies: Nadia Taviani potrà godersi qualche nuovo viaggio avventuroso in camper col marito Placido Duca, mentre Francesco Capodieci seguirà con passione gli appuntamenti concertistici cittadini e cercherà di dare il suo contributo ad alcune associazioni di volontariato del territorio.

Barbara Bozzi

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