Concluse le prove di carico.
Cattedrale pronta alla riapertura
Si sono concluse con esito positivo le prove di carico effettuate sul presbiterio della Cattedrale di Cremona, rimasta chiusa al pubblico dal 13 al 17 giugno per consentire i test effettuati nell’ambito della fase di progettazione del rinnovamento liturgico della Cattedrale.
Le prove di carico hanno offerto anche l’occasione per effettuare gli ultimi approfondimenti in loco necessari al completamento del progetto definitivo che sarà valutato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova e dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Lo stesso soprintendente Gabriele Barucca, così come il vescovo Antonio Napolioni insieme all’incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, don Gianluca Gaiardi, e ad alcuni collaboratori, hanno potuto effettuare nei giorni della chiusura un sopralluogo preliminare utile a condividere dettagli tecnici con il team di progettazione.
Il gruppo formato dall’architetto coordinatore Massimiliano Valdinoci, dai progettisti Maicher Biagini, Annalisa Petrilli, Francesco Zambon e Carla Zito, dal liturgista Goffredo Boselli, dall’artista Gianmaria Potenza e dalla consulente Francesca Flores D’Arcais, è quello che nel 2021 si è aggiudicato la vittoria del bando di concorso indetto dalla Diocesi con la proposta iniziale diventata poi il punto di partenza del progetto che sta ora giungendo alle sue fasi conclusive.
Alla riapertura della Cattedrale i fedeli ritroveranno la zona presbiterale come l’avevano lasciata con l’unica eccezione delle predelle su cui poggiano altare e cattedra vescovile. Sono state infatti rimosse per le prove di carico le basi precedenti, di natura provvisoria ma posizionate ormai dal 2007 e dunque ormai ammalorate, sostituite da supporti in legno. Tali supporti non rappresentano una soluzione definitiva e non sono elementi costitutivi del progetto in fase di completamento; resteranno infatti in Cattedrale soltanto alcuni mesi, in attesa dell’inizio dei lavori che sarà stabilito sulla base dei tempi tecnici necessari alla presentazione e alla approvazione del progetto definitivo da parte di Cei e Soprintendenza.