Cronaca

Sì al Poas, Rossi: "Dea II attivabile
anche prima del nuovo ospedale"

Chirurgia toracica e Neuroradiologia, prima in convenzione con Mantova, diventano a tutti gli effetti organiche all’Asst di Cremona

Ieri 13 giugno è stata formalizzata l’approvazione del nuovo Piano di Organizzazione Aziendale Strategico (POAS) dell’Asst di Cremona. «È un risultato importante – sottolinea il Direttore Generale Giuseppe Rossi – Significa che le proposte fatte a Regione Lombardia sono strategiche e congrue, tese a disegnare una sanità più efficace per questo territorio».
Le modifiche apportate al piano organizzativo e la posizione strategica di cui gode il presidio di Cremona «ci mettono in condizione di diventare da subito un Dea di secondo livello – aggiunge Rossi – indipendentemente dalla realizzazione del nuovo ospedale».

“L’integrazione tra cure sanitarie e sociosanitarie, tra ospedale e territorio, definisce la linea di organizzazione e sviluppo che guiderà l’Asst verso un nuovo assetto operativo”, si legge in un comunicato dell’Asst.
“Tra gli obiettivi strategici figura l’ulteriore potenziamento dell’attività chirurgica specialistica, con l’avanzamento della struttura semplice dipartimentale di Chirurgia vascolare, ora divenuta struttura complessa. A ciò si aggiunge l’istituzione delle strutture complesse di Chirurgia toracica e di Neuroradiologia, prima in convenzione con Mantova, che ora saranno a tutti gli effetti organiche all’Asst di Cremona.
Tra le principali novità figura la gestione della Medicina di base – in precedenza affidata ad Ats Val Padana – punto di raccordo per impostare percorsi di cura, prevenzione e promozione della salute su scala territoriale.
È già in corso l’attivazione di Ospedali e Case di Comunità, costruite su modelli organizzativi flessibili e integrate da équipe multiprofessionali, che comprendono operatori socio-sanitari e assistenti sociali. A ciò si aggiungono la telemedicina e la presenza di Infermieri di Famiglia e di Comunità, per l’assistenza e presa in carico domiciliare.
La ridefinizione di alcune Unità Operative tra cui Ostetricia (che diventa aziendale) e Gastroenterologia (che sarà semplice) e dei coordinamenti punta ad integrare l’attività dei due poli ospedalieri di Cremona e Oglio Po, in un’ottica di sinergia aziendale”.
OGLIO PO STRATEGICO – “La riorganizzazione – continua l’Asst – riconferma inoltre la centralità del presidio Oglio Po, che già oggi è ospedale per acuti; dopo l’upgrade della Rianimazione a struttura complessa, l’Oglio Po torna ad avere la copertura di tutte le strutture complesse, che lo qualificano a pieno titolo come DEA di primo livello”.

L’Asst, infine assicura che “la ricerca costituirà un tema d’interesse, cui sarà dedicata una specifica struttura finalizzata alla promozione, al sostegno e allo sviluppo delle attività di sperimentazione e innovazione biomedica e sanitaria condotta in seno all’Asst”.

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