Avis, Giornata mondiale:
continua il calo delle donazioni
Continua l’allarme per il calo delle donazioni: a renderlo noto è il presidente dell’Avis di Cremona, Giuseppe Scala, nell’ambito della Giornata Mondiale del donatore di sangue 2o22, celebrata nella mattinata di domenica presso la sede di via Massarotti.
“Da quando è iniziata la pandemia abbiamo riscontrato la necessità di integrare la mostra base sociale” sottolinea Scala. “Spesso per motivi di età, tanti donatori escono dal giro, e dobbiamo fare sì che altrettanti ne entrino, al fine di garantire alle persone bisognose il giusto sostegno”.
Per questo motivo la Giornata del Donatore è particolarmente importante, non solo per festeggiare, ma anche per riflettere
“E’ un momento di riflessione fondamentale per noi donatori, che così ci ricordiamo dell’importanza di quello che facciamo, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica a un atto di generosità”.
L’Avis di Cremona conta circa 5mila donatori attivi, e sebbene nel panorama regionale e nazionale sia tra quelle con il numero più alto rispetto alla popolazione, questo non basta.
“Sicuramente possiamo fare molto di più. Per questo stiamo cercando di sensibilizzare la popolazione su questo argomento e dare visibilità alla donazione, partecipando a eventi e manifestazioni. Oggi i giovani manifestano la volontà di venire a donare, ma non lo fanno a 18 anni. Ci arrivano quando qualche esperienza personale li porta a conoscere la nostra realtà. Anche per questo noi ci muoviamo nelle scuole affinché l’altruismo e la consapevolezza siano sempre maggiori anche da parte dei giovanissimi”.
La Giornata del donatore si è aperta con il saluto da parte delle autorità, tra cui il presidente del Consiglio Comunale, Paolo Carletti, che ha manifestato la vicinanza del Comune all’associazione. E’ poi intervenuto anche Massimo Crotti, direttore Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Asst di Cremona, rimarcando il problema, soprattutto nel 2022, “di perdita di unità di sangue donate” rispetto agli altri anni.
Durante la mattinata sono intervenuti il dottor Alberto Rigoli, membro del consiglio di Medici con l’Africa Cuamm e il professor Angelo Rescaglio, direttore de “Il dono del sangue”. La cerimonia si è quindi è conclusa con la consegna dei distintivi oro e rubino ai donatori che hanno effettuato 75 donazioni.
Laura Bosio