Politica

FI e Viva Cremona: "Da Cauzzi
grande lezione di dignità"

Non si fanno attendere le reazioni politiche dopo che Angela Cauzzi, ex sovraintendente del Ponchielli, ha annunciato che non accetterà l’onorificenza che il Consiglio comunale aveva deciso di attribuirle per il lavoro trentennale svolto per il teatro. I conislgieri di Forza Italia (Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi) e di Viva Cremona (Maria Vittoria Ceraso) sottolinea: “Abbiamo da sempre criticato apertamente e aspramente il Sindaco di Cremona e Presidente della Fondazione Teatro Ponchielli per le modalità con le quali ha voluto imporre l’avvicendamento del Sovraintendente. Abbiamo ripetutamente chiesto un cambio di rotta senza ottenere ascolto. Si è giunti persino alle dimissioni del Consiglio di Amministrazione”.

“Con la presentazione dell’ordine del giorno – proseguono –  finalizzato a concedere alla Dott.ssa Cauzzi un riconoscimento per i suoi 30 anni di attività a servizio del nostro teatro, condiviso con tutti i consiglieri della minoranza, abbiamo voluto offrire a chi ha le maggiori responsabilità nella gestione di questa triste vicenda, la possibilità di scusarsi con la diretta interessata per il trattamento riservato ad una persona perbene ed ad una professionista seria e capace. Una semplice dimostrazione di umiltà che avrebbe fatto bene a Cremona”.

I consiglieri di Forza Italia e Viva Cremona quindi evidenziano: “Così non è stato. Al contrario, l’intervento del Sindaco in Consiglio Comunale, con il quale è stata rivendicata la “coerenza” del percorso, ha di fatto vanificato il valore e il significato del voto unanime di tutto il consiglio comunale, agendo come sale sulle ferite ancora aperte. Nessun ripensamento, ma solo ancora tanta arroganza e presunzione. Siamo sinceramente dispiaciuti per questa ulteriore occasione sprecata.  Comprendiamo quindi la scelta di Angela Cauzzi di rinunciare al riconoscimento votato all’unanimità dal Consiglio Comunale e la ringraziamo per la lezione di grande dignità che oggi sta offrendo alla città e a chi dovrebbe dimostrarsi all’altezza di guidarla”.

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