Cronaca

Le torri mangia smog nella ex
raffineria sbarcano alla Triennale

Le torri “mangia smog” immaginate per ridurre la pressione degli inquinanti a Cremona da un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Sustainable Architecture and Landscape Design del Politecnico di Milano, saranno illustrate nel simposio “City ‘Scape” in programma il 16 e 17 giugno a Milano, a cura di Paysage – Topscape. Realizzato in collaborazione con il consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti, si terrà nel palazzo della Triennale. Sottotitolo dell’evento: “Il Paesaggio come Energia per il cambiamento climatico, la resilienza urbana e sociale”.
 Il progetto sta già avendo una visibilità internazionale essendo stato selezionato, insieme ad altri 5, nella shortlist di Superscape 2022, concorso biennale che si tiene a Vienna per stimolare la ricerca di idee innovative di sviluppo urbano. E parla diverse lingue anche il gruppo di laureandi che hanno ideato, per l’area dell’ex raffineria Tamoil, queste torri in materiale tecnologico in grado di assorbire il particolato sottile, valorizzando allo stesso tempo un elemento tipico del paesaggio urbano cremonese come i campanili. Torri di 21 piani che ospitano funzioni come residenza, uffici e ristoranti,

Di diversi paesi sono infatti gli studenti che hanno prodotto il lavoro finale, coordinati dal professore Alesssandro Bianchi: A. Rebeca, C. Rodriguez, I. Agrawal, K. Mathews, P. Soundy, P. Rawat, D. Fuentes, V. Cornejo, M. B. Aguirre.

“Nato con l’obiettivo di promuovere l’Architettura del Paesaggio nei vari ambiti della progettazione – si legge nella presentazione del simposio – City ‘Scape: City_Brand&Tourism Landscape mira a riflettere sul futuro del progetto del paesaggio alla ricerca di best practices capaci di promuovere, nell’ambito dell’Architettura del Paesaggio, efficaci strategie progettuali in grado di attribuire nuovi valori etici, economici e sociali ai territori.
In questa edizione il Simposio Internazionale affronta per la prima volta il tema quanto mai attuale del Paesaggio come Energia: l’esplosione della crisi energetica e l’esigenza di una maggiore autonomia produttiva sempre più da fonti rinnovabili investono infatti il paesaggio italiano nel suo complesso – da quello urbano a quello agricolo da quello montano a quello marino – da diversi punti di vista, facendo del paesaggio il contenitore delle infrastrutture e al
contempo il fornitore stesso di queste energie rinnovabili.
La crisi energetica impone infatti che la lettura del progetto del paesaggio avvenga anche in chiave energetica, da un lato perché l’architettura del paesaggio rappresenta lo strumento che meglio risponde agli obiettivi d’integrazione degli impianti di risorse rinnovabili, dall’altro perché attraverso l’applicazione delle Nature Based Solution i risparmi energetici diventano tangibili al punto da contribuire a un più ampio bilancio complessivo, fornendo un’importante
opportunità a tutte le scale e in tutte le fasi di riqualificazione: dalle piazze ai parchi, dalle aree di frangia ai parchi gioco, passando per le piste ciclabili e le soluzioni per la mobilità lenta.
City ‘Scape torna pertanto a ricomporre il quadro dei temi che compongono il complesso sistema del mosaico paesistico ambientale, ponendo l’accento sui temi che investono le sfide del nostro paese, declinandone tutte le diverse sfaccettature”.

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