Gli eredi litigano, villa
Verdi finisce all'asta
Dopo una sfiancante altalena di schermaglie giudiziarie, dissapori familiari e carte bollate, Villa Verdi, a Sant’Agata di Villanova, nel Piacentino, sarà messa in vendita, probabilmente all’asta. L’ufficialità arriverà con l’ordinanza emessa dal Tribunale di Parma e lo Stato avrà diritto di prelazione.
La sontuosa dimora che ospitò Giuseppe Verdi per mezzo secolo fu lasciata agli eredi, che non sono mai riusciti a trovare un accordo e visto che nessuno ha la possibilità di liquidare gli altri si dovrà andare alla vendita.
Si conclude così una battaglia legale, durata 20 anni, tra i quattro fratelli Carrara Verdi (Maria Mercedes, Ludovica, Angiolo ed Emanuela, quest’ultima deceduta nel 2020). Angiolo Carrara Verdi dal 2010, anno in cui morì la madre, gestisce la dimora di Sant’Agata, progettata da Giuseppe Verdi che vi si trasferì nel 1851. All’interno della villa ci sono molti ricordi della sua vita e delle sue opere. La Cassazione ha infatti confermato che l’eredità di Alberto Carrara Verdi, che era scomparso nel 2001, deve essere divisa tra i figli in parti uguali. Ma sulle tempistiche non c’è niente di certo.
Rimane invece aperta la causa contro lo Stato per i carteggi verdiani, conservati in un baule, che sono stati espropriati alla famiglia Carrara Verdi. Si tratta di oltre 600 fogli di abbozzi e schizzi di opere, per la maggior parte inediti, già prelevati dalla villa nel 2017 e custoditi nell’Archivio di Stato di Parma.