Politica

Cremona Pride, il Comune:
"Responsabilità individuale"

Il Comune di Cremona è vicino alle tematiche anti discriminazione contro i gay, che troveranno spazio il prossimo 4 giugno nel primo Cremona Pride cittadino. Lo ha spiegato ieri in consiglio comunale l’assessore Luca Burgazzi, in replica a una richiesta di garanzie presentata da Fratelli d’Italia, sulla necessità di tutelare la sensibilità di tutti, anche di quella parte di popolazione che non gradisce l’esibizione di tendenze sessuali esibite in forme molto appariscenti, che spesso caratterizza le manifestazioni per la “omobilesbotransfobia”.

In quello stesso giorno avrebbero dovuto essere celebrate le cresime in Cattedrale, ma la cerimonia sarebbe stata dislocata in S.Sigismondo anche in previsione del forte afflusso di persone per le vie del centro città. Dalle 16 infatti è prevista la parata con ritrovo in piazza Stradivari e a seguire dalle 20 Pride party nel parco di porta Mosa.

“Chiediamo – chiedeva l’interrogazione presentata da Marcello Ventura –  quali garanzie sono state chieste e ricevute in merito alle situazioni che si potrebbero presentare, per garantire la libertà di tutti i cremonesi e non, di poter partecipare alla vita cittadina il giorno scelto per lo svolgimento del Gay Pride, sia che si condivida l’interesse alla manifestazione, sia che si voglia anche solo fare una passeggiata per le vie interessate dalla manifestazione”.

“Ciò che è lecito lo stabilisce la legge – è stata la risposta dell’assessore Burgazzi – questo avviene naturalmente per tutte le manifestazioni, fermo restando che la responsabilità è del singolo. Con gli organizzatori è stato concordato un determinato percorso che andrà rispettato, inoltre è stato definito così da permettere la libera fruizione di strade e marciapiedi da parte di tutti, in particolare degli utenti più deboli.

Si è costituita un’associazione che ha chiesto di fare tale manifestazione che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Crema e della Provincia di Cremona. Sarà un evento che animerà la città insieme ad altri promossi in quel periodo. Sottolineo infine la vicinanza dell’Amministrazione a determinate tematiche”.

Risposta insoddisfacente secondo Ventura e anche secondo Francesca Gazzina, responsabile provinciale del dipartimento Pari Opportunità, Famiglia, Diritti non negoziabili di Fratelli d’Italia, la prima a porre la questione.

“Nessuno di noi – afferma – ha mai pensato che la manifestazione fosse inopportuna. Noi avevamo chiesto se, come in tutte le manifestazioni, oltre a stabilire orari e percorso, il Comune nel concedere il patrocinio avesse chiesto se c’era da parte degli organizzatori, una qualche forma di garanzia, visto quello che accade di solito in occasioni simili.
Iniziative di questo tipo secondo noi non devono travalicare la possibilità per chi non le condivide, di vivere serenamente. E visto che è stato legittimamente consentito un percorso cittadino, è giusto che chi lo organizza risponda a un certo tipo di comportamento.
La risposta data dall’assessore Burgazzi è condivisibile, ma non risponde a quanto avevamo chiesto.
Detto ciò, ci auguriamo che questa manifestazione porti solo elementi positivi in città: per bar e ristoranti che sicuramente potranno godere di un grande afflusso di persone”.

 

 

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