Cronaca

Dlf, stop agli ingressi a pagamento
per gli esterni: vincono gli iscritti

Il Dopolavoro Ferroviario ritira il progetto, che tanto aveva fatto discutere, di aprire la canottieri anche agli esterni con il pagamento di una tariffa d’ingresso giornaliera, al pari di quanto avviene ad esempio nella piscina comunale.

E’ stato comunicato in apertura di assemblea venerdì pomeriggio dal direttore Andrea Cambiati, che risponde direttamente al socio unico, il DLF nazionale. Una riunione convocata in tutta fretta dopo una vera e propria rivolta degli iscritti, rimasti sorpresi dell’annuncio letto sulla bacheca Facebook della società.

La notizia del congelamento dell’iniziativa è stato fatto subito in apertura davanti a una “piazzetta” strapiena e animatissima. Appena sabato scorso, un’altra assemblea in cui non si era fatto cenno alla novità aveva richiamato appena una trentina di persone.

“La frenesia di avviare un percorso che riporterà il DLF di Cremona agli antichi fasti mi ha fatto fare un errore”, ha esordito il direttore.  “Il Dlf intende implementare le sinergie sul territorio per riuscire ad avere un numero adeguato di iscritti e proseguire così gli importanti investimenti che la sede nazionale ha in progetto, parliamo di un milione di euro. Ma nel far questo siamo incappati in un grosso errore di valutazione degli effetti sugli iscritti, come mai avremmo voluto”.

Questo dunque il mea culpa di Cambiati, che ha spiegato le ragioni di quell’inopportuno post che ha suscitato le ire di chi paga la quota annua: “La società ha 1600 iscritti, durante i due anni di Covid abbiamo retto, ma adesso facciamo fatica a coprire i costi di gestione e se vogliamo rendere possibili gli investimenti dobbiamo aumentare il bacino degli iscritti”. E il progetto di apertura agli esterni avrebbe anche dato la possibilità di ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dell’area, in modo da ottenere l’esenzione Iva dagli interventi strutturali, attraverso una partnership con il consorzio di cooperative Il Cerchio (che già opera nel Dlf per i centri estivi e altre attività di animazione) e la Sported  Maris. Un progetto formativo – educativo che al momento è congelato, anche se potrà essere ripreso condividendolo con tutti gli iscritti.

Sono state poi illustrate le modalità di utilizzo dei nuovi campi da padel (pronti da inizio giugno) da parte dei giocatori non iscritti, con il rafforzamento dei controlli per evitare che poi costoro usufruiscano anche di piscina e quant’altro. La stima fatta sulla base anche dell’esperienza del DlF di Mantova, mostra che aprire agli esterni per 7 giorni la settimana, per due partite al giorno un campo da padel, frutta in un anno 20mila euro; 11 mila a stagione la resa invece dell’apertura all’esterno di tennis e calcetto.

Molti gli interventi degli iscritti, alcuni anche molto critici nei confronti del direttore, rimproverato tra l’altro di non essere presente nei week end, quando ci sarebbe più bisogno dei controlli, a differenza delle altre società rivierasche. E’ stata l’occasione, per Cambiati, di spiegare il suo ruolo di amministratore unico della srl che gestisce la società per conto del DlF nazionale e di assicurare che si sta cercando il modo di ufficializzare a breve l’ingresso di un vero e proprio direttore tecnico.

L’ipotesi di aprire le porte a chiunque, ha lasciato però perplessa l’assemblea: “Guardiamoci attorno – è stato un intervento – ci sono già tante società canottieri a Cremona, c’è concorrenza. Con questa mossa dell’ingresso ai non iscritti rischiamo di perderne, non di guadagnarne di nuovi”. gbiagi

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