Cronaca

Scuola, emergenza organici:
tagliati 31 posti sul territorio

Foto di repertorio

E’ di nuovo emergenza organici nelle scuole del territorio: a denunciare la situazione, in vista dello sciopero del 30 maggio, sono Laura Valenti, segretaria della Flc Cgil, Salvatore Militello, segretario della Cisl Scuola e Oreste Pegno, segretario della Uil Scuola. In numeri, questo si traduce con 31 posti in meno: 13 per la scuola primaria, 12 per la scuola infanzia e 6 per la scuola secondaria di secondo grado, a fronte di una perdita di 556 alunni suddivisi tra scuola primaria, scuola infanzia e scuola di primo grado con un leggero incremento per il secondo grado di 183 alunni.

“Il problema degli organici nella nostra provincia, è da tempo un motivo di confronto e discussione con i vari provveditori” sottolineano i sindacalisti. “Infatti è da sempre che continuiamo a segnalare, denunciare e chiedere più organico per la nostra provincia.
E’ bene ricordare anche che il 20 maggio 2021 è stato siglato dal presidente del Consiglio Draghi con le organizzazioni sindacali un patto per la scuola che prevedeva impegni precisi per il rilancio della scuola, la valorizzazione del personale scolastico, la promozione del protagonismo di tutte le componenti del mondo della scuola e prevedeva inoltre il mantenimento e perché no anche l’incremento dell’organico al fine di risolvere ad esempio il problema annoso delle classi pollaio”.

Per tutta risposta, il taglio dei posti. “Delusi da quanto è accaduto, abbiamo da subito segnalato a livello regionale quanto emerso” continuano i sindacalisti. “Constatando che il problema è generalizzato, ci siamo immediatamente mossi a tutti i livelli, abbiamo infatti la scorsa settimana organizzato un presidio informativo provinciale e da giovedì 19 maggio partiremo con assemblee capillari nel territorio per informare e spiegare alle lavoratrici e ai lavoratori che anche questo problema rientra nelle rivendicazioni del nostro sciopero proclamato per il 30 maggio”.

Lo sciopero riguarda “lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione, per l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale per la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole.

Auspicando una massiccia partecipazione allo sciopero, constatiamo che anche altri si stanno interessando al problema già da noi evidenziato e ribadiamo non solo la nostra netta contrarietà sulla “non possibilità” di offrire alle famiglie un’offerta formativa che risponda alle esigenze e bisogno anche del territorio, ma siamo certi che insieme siamo più forti. Sarà nostra cura vigilare nella “distribuzione” dell’organico di fatto, per cercare di far ripristinare parte di quanto già tolto” concludono i sindacalisti.

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