Cronaca

Revoca appalto cancer center, 80mila
euro di indennizzo da Asst a Beltrami

Il direttore sanitario Rosario Canino rassicura: "L'attività integrata del Cancer Center continuerà indipendentemente dalla mancata ristrutturazione e sistemazione di tutte le attività oncologiche del IV piano"

Ottantamila e 300 euro: a tanto ammonta l’indennizzo che l’Asst di Cremona intende corrispondere alla Beltrami Costruzioni per la revoca dei lavori di costruzione del cancer center. L’impresa aveva richiesto invece un indennizzo di poco più di 223mila euro. La cifra quantificata dall’ufficio tecnico dell’Asst è citata alla fine di una dettagliata relazione che spiega voce per voce le motivazioni per cui le richieste dell’impresa non sarebbero accettabili. Voci che si riferiscono all’impiego di personale dipendente, a consulenze esterne per la gestione della gara, alle polizze assicurative e agli oneri finanziari. Insomma, a tutto quanto era stato richiesto nella gara d’appalto vinta a suo tempo dall’impresa cremonese per realizzare all’interno dell’attuale ospedale, una struttura funzionale alle cure oncologiche a 360 gradi.

L’appalto come noto era stato revocato quest’anno dal direttore dell’Asst Giuseppe Rossi in quanto sarebbe uno spreco di denaro pubblico, considerato che è ormai avviato l’iter per la costruzione del nuovo ospedale (proprio ieri la Regione ha confermato un primo impegno di spesa per 280 milioni sui complessivi 330 necessari). Lo stop alle opere edili di ristrutturazione dei locali – oltre 7 milioni il costo preventivato – non significa però lo stop alla realizzazione del Cancer Center, o a una riduzione dell’operatività dell’ospedale sul fronte delicatissimo delle malattie oncologiche. Come mette nero su bianco il direttore sanitario Rosario Canino, nell’allegato all’ultimo atto integrativo della procedura di revoca, “l’attività integrata del Cancer Center continuerà indipendentemente dalla mancata ristrutturazione e sistemazione di tutte le attività oncologiche del IV piano”. E per “migliorare il confort alberghiero dei malati oncologici e di favorire l’attività degenziale di Oncologia, Breast Unit e Radioterapia, è opportuno spostare il reparto di oncologia al II Piano, presso il reparto di Riabilitazione, dopo adeguata tinteggiatura e risanificazione dello stesso”. Questa potrebbe essere una buona notizia per i pazienti oncologici e per le pazienti della Breast Unit che da febbraio hanno visto unificate in un unico reparto (prima separate) terapie e degenze, con problemi di sovraffollamento nella sala delle terapie endovenose. gbiagi

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