Dlf aperta al pubblico, continuano
le proteste. La risposta della società
Non si spegne la polemica sull’apertura al pubblico della SSD Canottieri Dlf. A intervenire nel dibattito, alcune socie, secondo cui questa decisione “per noi socie storiche della Ferro è stato un fulmine a ciel sereno” scrivono in una lettera che sta iniziando a circolare in vista di una raccolta firme.
“L’apertura definitiva agli esterni rischia di snaturare definitivamente la finalità di circolo privato ricreativo (Dopo Lavoro) fondato dai nostri genitori ferrovieri. Aprire totalmente agli esterni, a metà anno, con quote giornaliere, con abbonamenti estivi mensili vantaggiosi, e per singoli servizi sportivi diventa un precedente unico per le canottieri che, per tradizioni, hanno sempre garantito l’accesso solo dopo il versamento di una quota fissa e una quota annuo di gestione concordata e comunicata a inizio anno.
Per tanti di noi si tratta di una proposta irricevibile perché non tutela e non rispetta i soci. Infatti tanti di noi, nonostante i gravi problemi economici delle passate gestioni, hanno deciso di rinnovare la quota, hanno convinto nuovi amici ad iscriversi e a credere nel nuovo corso.
Lo diciamo con chiarezza non accettiamo di diventare una seconda piscina comunale, e non vogliamo che la “Ferro” si trasformi in un’altra cosa. Amiamo questa società e siamo disposti a batterci perché il Dopo Lavoro Ferroviario, anche per i nostri figli e per i nostri genitori, resti un luogo sereno, di relax e di svago come nel passato.
Per questo auspichiamo che il cda ritorni su i suoi i passi e convochi urgentemente un’assemblea in cui illustri ai soci: le vere motivazioni di questa scelta, i costi e i benefici e la natura delle collaborazioni avviate con il Comune di Cremona.
Al momento abbiamo assisto ad errori di metodo, di merito e a tempistiche opinabili.
Vogliamo chiarezza e suggeriamo prudenza perché iniziare la stagione con un clima di contrarietà tra i soci mette anche a rischio il pagamento della terza quota, e anche eventuali ricorsi per disparità di trattamento tra soci”.
Alle proteste, con un messaggio sulla pagina Facebook dell’associazione, è arrivata la risposta del direttore generale che, dopo aver riconosciuto un “errore di comunicazione nella presentazione di un progetto non impattante sulla qualità di vita associativa da parte degli iscritti”, ha voluto precisare alcuni aspetti, che saranno approfonditi nella riunione informativa a cui gli iscritti sono invitati a partecipare nella giornata di venerdi 20 maggio alle ore 18.
Innanzitutto, scrive il direttore, “gli ingressi esterni giornalieri potranno essere al massimo 20 da lunedi a venerdi e di 15 il sabato e la domenica ed avranno in dotazione attrezzature dedicate”. Inoltre, “i permessi mensili o stagionali saranno ripetibili per due anni a cui potrà far seguito, eventualmente, l’atto di iscrizione alla società sportiva”. Altra precisazione è che “le strutture sportive sono regolamentate per i soggetti esterni, e saranno potenziate le attività di controllo”.