Sanità: per il nuovo ospedale
Regione stanzia 280 milioni di euro
C’è anche l’ospedale di Cremona nel documento di programmazione regionale 2022 in materia sanitaria. Per la nuova struttura che sostituirà quella attuale, l’investimento relativo all’accordo di programma si concretizzerà in interventi per 280 milioni di euro.
“Si tratta – spiegano dalla Regione Lombardia – di un documento di programmazione che prosegue quanto fatto nel 2021, un anno che ha rappresentato un vero e proprio cambio di passo con l’organizzazione del piano vaccinazioni, con la progressiva riapertura dei servizi sanitari e sociosanitari, con gli investimenti, un accordo di programma da 1 miliardo e 700 milioni, oltre alla pianificazione delle strutture territoriali, di Case e Ospedali di Comunità per altri 700 milioni. Senza contare altri 100 milioni per interventi minori sul territorio, legati a lavori di manutenzione straordinaria”.
Con l’approvazione di questa delibera, la Regione dà concreta attuazione alla nuova legge regionale e al PNRR, programmando ulteriori risorse che si aggiungono dunque ai quasi 2 miliardi e mezzo di euro per la sanità sia con interventi ospedalieri che territoriali.
Oltre a Cremona, interventi sono previsti per il nuovo ospedale di Desenzano (129 milioni) e per gli Spedali Civili di Brescia (497 milioni). Duecento milioni saranno destinati per gli ospedali Santi Carlo e Paolo di Milano, 151 milioni per l’Irccs San Matteo di Pavia, 50 milioni per l’ospedale di Alzano, 32 milioni per l’ospedale Niguarda e sempre 32 milioni per l’ospedale di Sondalo.
Vengono incrementate le risorse per il personale (ulteriori 70 milioni di euro) e sono stanziati ulteriori 83 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa. Sono cinque i capisaldi che caratterizzano il documento di programmazione.
Si parte con il recupero delle liste d’attesa anche attraverso una più incisiva governance sulle strutture pubbliche e private accreditate. Con il 2022 si avvia una nuova fase in cui il rispetto delle liste d’attesa rappresenterà realmente un obiettivo prioritario di ciascuna struttura. Anche attraverso il ‘governo’ delle strutture private accreditate in attuazione della riforma della nuova legge sanitaria regionale.
Per rispondere in modo adeguato alle richieste dei cittadini, Regione Lombardia, attraverso le Ats, indicherà infatti alle strutture private accreditate una quota minima del 5% sui ricoveri e del 10% sull’attività specialistica ambulatoriale in risposta al fabbisogno territoriale, su prestazione che sono ritenute prioritarie.
In totale si concretizzerà in 320 nuovi posti letto per le Rsa, 200 nuovi posti letto negli Ospedali di Comunità, in più rispetto a quelli già previsti nelle 71 strutture che si attiveranno con la riforma della legge regionale sulla Sanità. Ed ancora un investimento da 25 milioni di euro per nuovi posti letto di Neuropsichiatria infantile in particolare per le fasce adolescenziali che maggiormente hanno risentito della pandemia. E maggiore attenzione alle cure palliative con nuovi posti letto negli Hospice.
Prevista la realizzazione di 22 programmi predefiniti (10) e liberi (12) del Piano regionale di prevenzione.
Tra questi: le scuole che promuovono salute, comunità attive, luoghi di lavoro che promuovono salute, le dipendenze, sicurezza negli ambienti di vita, prevenzione in edilizia e agricoltura, prevenzione del rischio cancerogeno professionale, ambiente clima e salute, contrasto dell’antimicrobico-resistenza, nutrire la salute e malattie infettive trasmesse da alimenti, screening oncologici.
Altri programmi di prevenzione riguardano la garanzia di erogazione dei livelli essenziali di assistenza, attività di prevenzione sorveglianza e controllo delle malattie infettive con l’aggiornamento del Sistema di sorveglianza regionale, la campagna antinfluenzale 2022-2023, la piena attivazione degli screening oncologici, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e infine la corretta gestione processo di recupero dei rifiuti. Nel 2022 sarà attivata la nuova Agenzia per la prevenzione delle malattie infettive.
Dal 2022 le strutture sanitarie sono chiamate ad efficientare le proprie modalità di lavoro per contribuire al contenimento nell’utilizzo di risorse energetiche. In questa fase sarà fondamentale raggiungere 2 obiettivi: ridurre le emissioni nocive e contenere i consumi reinvestendo le risorse in maggiori prestazioni sanitarie.
Con la delibera approvata sono consolidati tutti gli interventi sull’autismo e sul sostegno alla disabilità. Si dà attuazione al ‘Piano Autismo’ che rappresenta il primo piano autismo realizzato in Italia e di riferimento a livello internazionale.