Spettacolo

Tutto esaurito per Fresu
e Sosa all'MdV

L’ovale ligneo dell’Auditorium Arvedi di Cremona sabato sera è passato dal blu al rosso, cangiante attraverso le luci soffuse che hanno seguito il variare delle atmosfere musicali quasi mistiche innescate dal concerto del trombettista e flicornista sardo Paolo Fresu insieme con il pianista e percussionista cubano Omar Sosa, artisti fenomenali in grado di condurre il pubblico in un’altra dimensione. Il nuovo appuntamento di “CremonaJazz”, rassegna promossa da Unomedia e Museo del Violino con la direzione artistica di Roberto Codazzi, ha segnato il tutto esaurito come già accaduto in passato quando i due artisti si erano esibiti con formazioni distinte.
Stavolta hanno presentato alla città del torrazzo i pezzi più intriganti che hanno inciso in duo, anzi in dischi cui hanno collaborato diversi musicisti. Come il brano ‘Eros Mediterraneo’ eseguito in apertura e tratto dall’album ‘Eros’ dove è inciso in featuring con l’Alborada String Quartet. Poi ‘Alma’ e ‘Diventare Grande’ fino alla trasposizione di ‘What Lies Ahead’ di Peter Gabriel. L’aneddoto legato a questo pezzo l’ha raccontato Paolo Fresu, artista in residenza di “CremonaJazz” legato alla città di Stradivari, mentre Omar Sosa ha coinvolto svariate volte il pubblico nel tenere il tempo battendo le mani con ritmi dal sapore latinoamericano. Il concerto si è rivelato un incontro fra due culture, Berchidda e Camaguei, in una fusione di stili tipica del jazz.

Federica Priori

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