Cronaca

Caso Camici, Fontana prosciolto
Niente processo anche per Superti

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana è stato prosciolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di frode in pubbliche forniture per il caso dell’affidamento nell’aprile 2020 da parte della Regione di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75 mila camici e altri dpi a Dama, società del cognato Andrea Dini. Lo ha deciso il gup di Milano Chiara Valori.

Pier Attilio Superti

Il giudice ha prosciolto dalle accuse anche gli altri quattro imputati, tra cui il casalasco Pier Attilio Superti, vicesegretario generale della Regione. “Non luogo a procedere” anche per lo stesso Andrea Dini, per Filippo Bongiovanni e Carmen Schweigl, rispettivamente ex dg e dirigente di Aria, centrale acquisti regionale. La motivazione sarà depositata entro 15 giorni.

L’indagine aveva provato a far luce sulla richiesta di dispositivi di protezione individuale, attraverso la controllata Aria Spa, durante la prima ondata pandemica nel periodo tra marzo e aprile 2020. Gli inquirenti avevano posto sotto la lente di ingrandimento il contratto da mezzo milione stipulato con la Dama.

Per evitare polemiche sul conflitto di interesse che sarebbe scattato dal legame di parentela e per tutelare l’immagine politica di Fontana, il contratto sarebbe stato trasformato in una donazione. Il Governatore poi avrebbe dato un risarcimento di 250mila euro al cognato.

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