Cronaca

Invasione di api, Mariotti: "Colpa di
stagione ma anche cattiva gestione"

L'intervento di un apicoltore

Una vera e propria invasione di api, in città o nei centri abitati circostanti: ogni settimana sono decine le segnalazioni che arrivano al centralino dei Vigili del Fuoco, e gli apicoltori del territorio sono mobiltiati a qualsiasi ora del giorno per intervenire qua e là. Ma cosa sta succedendo?

Da un lato c’è una questione di stagionalità: “La stagione si è aperta, ci sono le fioriture ed è naturale che ci siano sciami che si muovono” spiega Esterina Mariotti, presidente degli Apicoltori di Coldiretti. “Questo si vedeva meno negli anni scorsi, in quanto le condizioni climatiche della stagione non erano propizie”.

Ma per quale motivo gli sciami finiscono con l’invadere le case e a creare problemi in città? “Il problema è proprio l’incremento dell’allevamento di api in città” sottolinea ancora Mariotti. “Cosa che viene fatta da persone che in questo modo puntano a salvare l’ambiente, ma che senza un’adeguata formazione di base non sono in grado di gestire gli sciami, che poi finiscono nella casa dei vicini”.

Insomma, l’improvvisazione non è mai una buona consigliera: “Noi, come associazione, non abbiamo mai caldeggiato molto l’apicoltura in città, perché per farlo serve una certa professionalità. Uno sciame in campagna al massimo va su qualche albero, ma in città rischia di diventare un problema per i residenti. Per fare questo lavoro serve la formazione corretta, in modo da gestire gli apiari al meglio. Noi periodicamente facciamo corsi di formazione per gli apicoltori. E credo che se si vuole bene alle api, si dovrebbe puntare sugli acquisti di miele a chilometro zero, puntando sui produttori del territorio, in modo da incentivare il loro lavoro”. LaBos

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