Cronaca

Lungo l'asse Matteotti
Mazzini 14 vetrine spente

E’ una delle direttrici principali per raggiungere il centro città,  luogo di transito privilegiato per visitatori e turisti che parcheggiano al Foro Boario, o vi arrivano in pullman, per arrivare nel cuore storico di Cremona.

Eppure il tracciato di corso Matteotti e il suo prolungamento in corso Mazzini (fino a via Mercatello) è uno dei più desolati del centro città per quanto riguarda l’interesse  dei commercianti. Sono 14 le vertine spente e le serrande abbassate, da più o meno lungo tempo, in questo tratto di strada.

Negozi di vecchia data che o hanno cessato l’attività, oppure si sono trasferiti in un luogo più centrale, come Oliver, ad esempio, negozio di abbigliamento che ha scelto l’angolo di piazza Roma – via Solferino. E anche dall’unico settore trainante negli ultimi anni, la ristorazione, non arrivano buone notizie da questa direttrice: nessuno al momento ha rilevato la pizzeria Dalle 3 Zitelle, che ha chiuso battenti all’angolo Mazzini – santa Barbara.

Una delle attività che hanno aperto negli ultimi anni è l’agenzia immobiliare Il Torrazzo, di Roberto Chiodelli, sede principale in viale Po: “Non c’è da stupirsi se la situazione è questa, il centro storico è stato ammazzato dai centro commerciali”, afferma il titolare che è anche consigliere comunale della Lega.

“Siamo una realtà piccola, da Cremona in 10 minuti si arriva al centro commerciale più distante, se non c’è una diversificazione dell’offerta in centro storico, è ovvio che la gente vada lì”. E senza fare paragoni con Milano, basta guardare a Crema, dove di centro commerciale ce n’è solo uno, e abbastanza piccolo, con il risultato che “di domenica il centro città è pieno e non ci sono negozi sfitti”.

“Occorrerebbero misure drastiche, una modifica della tassazione sull’Imu, ad esempio per aiutare i proprietari ad abbassare i canoni e quindi agevolare chi vuole aprire un’attività”. E poi viene ricordato che un’altra misura interessante per abbassare i canoni potrebbe essere il ripristino della cedolare secca anche per le locazioni commerciali,  come esiste per il mercato residenziale. “Nel 2019 venne introdotta dallo Stato, ma durò solo un anno. Questo darebbe un po’ di fiato ai proprietari, che pagando meno tasse potrebbero chiedere affitti più bassi. Teniamo conto che quando trattiamo un immobile per conto di una persona, il cliente ci richiede di trovare un inquilino che abbia le credenziali per pagare la locazione. E chi inizia un’attività ex novo normalmente non le ha.
L’Imu per i negozi è alta per una città come Cremona, è comprensibile che un proprietario non voglia anche rischiare di non percepire l’affitto”. gbiagi

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