Altro divieto di avvicinamento non
rispettato. Lo stalker va in carcere
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E’ stato necessario il carcere per impedire che molestasse ancora la sua vittima. Il 52enne cremonese che lo scorso lunedì era stato arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento alla massaggiatrice cinese della quale è ossessionato, è finito nuovamente in arresto. Fino a ieri l’uomo era ai domiciliari, misura applicata dopo la violazione del divieto di avvicinamento alla donna. Così per lui si sono aperte le porte del penitenziario di via Cà del Ferro.
Il 18 novembre dell’anno scorso, l’uomo, che è in cura perché affetto da un disturbo di natura sessuale, era stato condannato ad un anno e quattro mesi per il reato di stalking nei confronti della cinese che solo lunedì scorso, trovandoselo ancora davanti, era stata costretta a usare lo spray al peperoncino.
Lo psichiatra Sergio Monchieri aveva definito l’imputato un “molestatore assillante appartenente alla sottotipologia dei rifiutati”. In sostanza, sentendosi rifiutato dalla donna di cui si era invaghito, avrebbe cominciato a tartassarla.
Il 26 aprile scorso l’uomo era stato processato per direttissima e il suo legale, l’avvocato Michele Barrilà, aveva chiesto i termini a difesa con udienza aggiornata al 6 luglio. Qualche giorno dopo il suo cliente, incurante del divieto, è tornato a molestare la massaggiatrice cinese. Oggi altra udienza davanti al giudice che ha convalidato l’arresto e questa volta ha deciso per la misura della custodia cautelare in carcere. L’avvocato Luca Curatti, che oggi ha sostituito il collega Barrilà, ha chiesto e ottenuto i termini a difesa. Il processo per quest’ultimo episodio si discuterà il prossimo primo luglio.
In tutto sono 9 i procedimenti penali che vedono protagonista il 52enne cremonese, tra episodi di stalking, evasioni dai domiciliari e violazioni dei divieti di avvicinamento.
Sara Pizzorni