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Ucraina, appello Salvini a leader partito: “Vediamoci per parlare di pace”

(Adnkronos) – “Troviamoci per parlare di pace, l’Italia deve essere protagonista del cessate il fuoco”. È l’appello, reso noto dalla Lega, che Matteo Salvini rivolge al premier e agli altri leader di partito, così come da lui stesso confermato ai giornalisti che lo intercettano nei pressi del Senato, al termine dell’incontro con la ministra della Giustizia, Marta Cartabia.  

“Sulle armi serve un passaggio parlamentare? Assolutamente, anzi io chiedo un incontro di tutti i leader per parlare di pace, si parla solo di razzi e missili” dice Salvini. “A me interessa lavorare per fermare la guerra il prima possibile” sottolinea. 

“Sediamoci con Letta, Berlusconi, Meloni, Renzi, Conte e Draghi intorno a un tavolo per parlare di pace”, chiede il leader della Lega. “Io non voglio andare incontro a una terza guerra mondiale, non voglio lasciare ai miei figli una potenziale guerra fredda nel 2022”. “L’esempio da seguire – spiega – è quello del Santo Padre”. 

INCONTRO CON CARTABIA – Al termine dell’incontro con la ministra della Giustizia, Salvini riferisce di aver “chiesto la sperimentazione per l’uso del taser in carcere, le body cam sulle divise degli agenti, videosorveglianza, e l’assunzione di personale nella penitenziaria, il ministro mi ha ascoltato su alcune cose procederemo. Sono contento”. 

AMMINISTRATIVE – “A metà giugno si vota in mille comuni, chiudiamo compatti come centrodestra le elezioni di giugno, poi si parlerà di tutto il resto” afferma il leader della Lega. “Poi ci saranno le regionali in Lazio, Lombardia, Molise e si deciderà di tutto il resto, vinciamo le comunali come centrodestra e poi si discuterà di tutto il resto”, aggiunge.  

“Mi piacerebbe una soluzione unitaria su Palermo, oggi siamo al lavoro sulle amministrative, siamo al lavoro: abbiamo chiuso su Catanzaro, siamo al lavoro per Parma, Viterbo” spiega. “Le regionali sono a novembre e marzo, una cosa per volta”, dice. “Fdi va da sola in diverse città, Palermo, Catanzaro, Parma, Jesolo…”, ricorda il leader della Lega.  

Il vertice di centrodestra? “Non se ne può più di collegamenti via zoom, io sono a Milano da sabato in poi, fino a venerdì a Roma, sono disponibilissimo a vederci quando vogliamo”. “La Meloni è a Milano? Bene allora…”. 

 

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