Cronaca

Stalking: ancora nei guai l'uomo
affetto da "ipersessualità"

Nonostante il divieto di avvicinamento, ha continuato a perseguitare la sua vittima, una cinese che lavora in un centro massaggi, al punto da farsi sorprendere dai carabinieri proprio all’ingresso del negozio.

Lunedì 25 aprile l’uomo, un 52enne cremonese, è stato arrestato. Nei suoi confronti pendeva un’ordinanza emessa dal tribunale per una precedente denuncia per stalking da parte della donna che l’ultima volta lo ha affrontato “armata” di spray al peperoncino.

L’avvocato Barrilà

Il 18 novembre dell’anno scorso, l’uomo, che è in cura perché affetto da un disturbo di natura sessuale, era stato condannato a un anno e quattro mesi per il reato di stalking nei confronti della massaggiatrice cinese. Era stato lo stesso imputato, difeso dall’avvocato Michele Barrilà, a chiedere aiuto, sostenendo di non sentirsi bene, e in seguito era sorto il sospetto che potesse essere affetto da un disturbo che riguarda la sfera sessuale.

Secondo lo psichiatra Sergio Monchieri, l’uomo può essere definito un “molestatore assillante appartenente alla sottotipologia dei rifiutati”. In sostanza, sentendosi rifiutato dalla donna di cui si era invaghito, avrebbe cominciato a tartassarla. Tutto ciò, però, non configurerebbe una specifica patologia, ma solo un tratto che rientra nella classificazione criminologica descritta nella teoria dello studioso Mullen a cui Monchieri ha fatto riferimento nella sua perizia.

Dunque l’imputato ha una vera e propria ossessione nei confronti della massaggiatrice cinese. Esasperata, la donna lo aveva denunciato. Lui era stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento che però ha ripetutamente violato, fino a finire agli arresti domiciliari.

Questa mattina il 50enne, sempre difeso dall’avvocato Barrilà, è stato processato per direttissima: il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la scarcerazione senza l’applicazione di ulteriori misure. Il suo legale ha chiesto i termini a difesa in previsione dell’Appello, che si discuterà il prossimo 3 maggio. L’udienza a Cremona è stata quindi aggiornata al 6 luglio.

Sara Pizzorni

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