Cronaca

Ospedali e case di comunità,
confronto aperto con i sindacati

Nella mattinata di mercoledì, le organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl e Uil) territoriali hanno incontrato l’Asst di Cremona e Ats Val Padana; durante l’incontro sono stati affrontati i temi inerenti le disposizioni indicate dalla Missione 6 del Pnnr e recepiti dalla Legge Regionale n. 22/21 “Legge di revisione e di semplificazione 2019”, ed in particolare sullo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Sistema Sanitario.

Al tavolo di confronto con la delegazione sindacale erano presenti il dg di Asst Cremona, Giuseppe Rossi, la direttrice del comparto Socio Sanitario, Paola Mosa, il direttore sanitario Rosario Canino, il direttore amministrativo Bracchi, e per Ats Val Padana il dg Salvatore Mannino.

Il confronto si è articolato sui temi dell’adozione dei Poas (Piani di Organizzazione Aziendale
Strategici delle Ats, Asst, Irccs e Areu). Asst ha elencato le strutture deputate ad ospitare le
Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità, dislocate appunto in provincia di Cremona in
particolare a Soresina, Cremona città e Casalmaggiore.

“Nella logica nazionale di erogazione dei fondi del Pnrr, gli investimenti destinati al nostro teritorio potrebbero consentire, già nel prossimo mese di maggio, l’apertura del sito di Soresina, all’interno dell’attuale struttura del Nuovo Robbiani, garantendo una serie di nuovi servizi di prossimità a tutela del cittadino” fanno sapere i sindacalisti, Patrizia Rancati, Elena Curci e Paolo Soncini.

“A sostegno della necessità di concludere il percorso di insediamento dei nuovi presidi territoriali, il
dottor Mannino ha avanzato una forte possibilità di garantire le prossime aperture entro il
31.12.2022, seppur ipotizzando una definitiva e più plausibile operatività nell’arco del triennio
2022-2024”.

Altro tema cruciale affrontato, la costruzione del nuovo Ospedale di Cremona, all’interno dell’attuale perimetro dell’Ospedale Maggiore, sempre a Cremona. A questo proposito, “il dg Rossi ha sottolineato l’importanza di avere un nuova struttura moderna, in grado di essere “competitiva” agli altri nosocomi di ultima generazione e di garantire al territorio, nonché ai cittadini della provincia, un presidio, vicino, efficiente e di qualità. Come delegazione Sindacale abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per il confronto e abbiamo puntualizzato l’importanza di avere una rete sanitaria e socio sanitaria territoriale pubblica che sia davvero vicino ai cittadini,
soprattutto a quelli con maggiori fragilità e non autosufficienti; pertanto, diventano, per noi, assolutamente dirimenti i tempi di realizzo dei nuovi presidi e l’implementazione di nuovo personale fra: operatori sanitari, infermieri e medici”.

Al termine dell’incontro le due delegazioni hanno concordato sulla necessità di mantenere un
confronto aperto sui temi sopra elencati, realizzando incontri preventivi di monitoraggio dei
prossimi step.

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