Cronaca

Siccità, Po ai minimi storici
La magra non molla la presa

Il livello del Po, all’idrometro di Cremona, ha ormai superato da alcuni giorni il record storico dei -7,77 (anno 2006), e si aggira intorno ai -7,80. E’ solo la punta dell’iceberg di una situazione decisamente complessa e costantemente monitorata. A questo proposito si è svolta l’ennesima seduta dell’Osservatorio permanente sulle crisi idriche, convocata dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, da cui è emerso un contesto ancora estremamente deficitario per ciò che attiene alla quantità di risorsa idrica presente e stimata.

“Le più recenti precipitazioni sparse sono risultate per lo più deboli e poco incisive sugli indicatori tecnici, tali da non modificare le risultanze dell’Osservatorio precedente, quando l’attesa delle imminenti piogge lasciava maggior possibilità di contrastare il fenomeno che ha caratterizzato l’inizio di questo difficile anno di stress idrico” fanno sapere dall’autorità.

Le portate del Grande Fiume restano sotto le medie storiche in quasi tutte le stazioni di rilevamento; i grandi laghi Alpini non hanno innalzato, se non solo sensibilmente, le proprie capacità di invaso; la produzione di energia idroelettrica, in questo momento di necessità, è pressoché ferma o a singhiozzo, mentre la gran parte del comparto agricolo, giocoforza, è stato costretto a far slittare le semine di due settimane confermando ad oggi un dato di prelievo di acqua a scopo irriguo ai minimi storici.

Il Segretario dell’Autorità del Fiume Po, Meuccio Berselli, ha convocato una nuova seduta dell’Osservatorio il 6 maggio prossimo: “I dati sono assai negativi e riguardano tutti gli indicatori delle zone esaminate” commenta. “Le previsioni stimate ci consegnano due possibili perturbazioni in arrivo, una prima più leggera ed una più incidente a cavallo del 25 aprile, per questo faremo subito un bilancio ai primi giorni del mese di maggio per verificare se il quadro complessivo sarà migliorato e quali ulteriori provvedimenti prendere e concertare con le amministrazioni regionali oltre a quelli già adottati”.

E proprio tra quelli già adottati spiccano le decisioni di Lombardia, Emilia-Romagna e dello stesso Piemonte, in talune aree, di applicare anticipatamente il Dmv estivo con conseguente possibilità eventuale, caso per caso, di derogarne il valore. Il fine è quello di accumulare in questo frangente la maggiore quantità di acqua possibile per poi averla a disposizione nei periodi più caldi tenendo conto che le previsioni di medio e lungo periodo ci proiettano uno scenario di una estate lunga e molto calda durante la quale queste scorte saranno presto destinate ad esaurirsi in mancanza di compensazione.

In Lombardia l’acqua disponibile rispetto alla media risulta del 60-70% in meno, eccezion fatta per i territori orientali leggermente sopra. La Regione in riunione di Giunta ha consentito la deroga temporanea al Dmv Consorzio Adda Oglio. La neve è a -67% e gli invasi a -60% ad eccezione del Garda.

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