Cronaca

Sgomberato l'androne di via
Massarotti, "casa" del senzatetto

FOTO SESSA

Per i residenti di via Massarotti quella presenza era diventata ormai un’abitudine. Per qualcuno un soggetto da aiutare, per altri una visione fastidiosa e causa di problemi igienici. Sotto i portici dell’ex ufficio di collocamento, dove dovrebbe trasferirsi l’Inps,  materassi accatastati, coperte, trapunte, fogli di giornale e sacchetti di cibarie, sono stati per mesi la casa di un senzatetto che non aveva mai accettato l’aiuto dei servizi sociali. Da oggi tutto è sparito e l’ambiente ripulito. L’uomo, una figura riconoscibile in giro per la città – cappello, barba, sciarpa e cappotto –  è stato visto in viale Trento e Trieste, nei pressi del rifugio notturno gestito dalla Caritas.

Come ci aveva detto Rosita Viola, assessore ai Servizi Sociali, lo scorso dicembre, “bisogna fare molta attenzione a come si instaura la relazione con persone che vivono fuori casa. A volte spariscono proprio perchè viene loro prospettata la possibilità di un inserimento in una struttura dove vivono già altre persone e allora il rischio è di perderle di vista e in questi casi scatta un alert. Se una persona decide di vivere in strada è perchè negli anni si sono sommate varie fragilità: dall’isolamento alla mancanza di una famiglia, oppure da un rifiuto da parte di quest’ultima; e poi dipendenze, da alcol e non solo. Tra i casi che stiamo monitorando non ci sono persone che hanno perso il lavoro da poco tempo, ma soggetti che soffrono di una serie di fragilità da anni”. gbiagi

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